La Polizia punto di riferimento per consigli e campagne informative sulla sicurezza online

Samanta Sarti

La Polizia Postale è, ormai da tempo, diventata un punto di riferimento importante per gli utenti social italiani che vogliano essere aggiornati sulle tematiche inerenti la Sicurezza Informatica. Grazie ai canali web e social istituzionali, la Polizia di Stato allerta costantemente i cittadini non solo riguardo le più incredibili tipologie di frode informatica, ma sensibilizza e istruisce gli utenti attraverso campagne periodiche di prevenzione rivolte soprattutto ai giovanissimi internauti. E’ proprio una notizia relativa alla campagna itinerante “Una vita da Social”, promossa da Polizia Postale in collaborazione con il Miur, ad aver raccolto, il  29 Aprile, oltre 12.000 azioni di engagement (fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa). La giornata dedicata ad Internet – l’Internet Day – è stata lo spunto per incontrare 60 mila ragazzi nelle scuole di oltre 100 Province coinvolgendoli in workshop informativi  sulle opportunità della Rete evitandone i rischi.

Sempre un alert della Polizia Postale ha raggiunto quota 38.000 azioni di engagement tra 2 e 3 Maggio: un nuovo, insidioso, virus si propaga attraverso Facebook attraverso le notifiche “Sei stato taggato su Facebook”, “Sei stato menzionato in un commento”. Chi clicca per visionare il tag/commento viene indirizzato ad un link e infettato dal malware. Pare siano migliaia gli utenti italiani ad aver ricevuto la notifica sospetta. Il primo passo per tutelarsi è diffidare dei post con un alto numero di tag o con un link senza nessuna descrizione. Per far sì che Facebook riesca quanto prima ad identificare e bloccare il virus, è importante segnalare il tag/post “sospetto” tramite la procedura ufficiale, accessibile cliccando sulla freccetta in alto, a sinistra del post.

Proprio grazie alla segnalazione di un bug al sistema di sicurezza Instagram, Jani, un ragazzino di 10 anni ha ricevuto da Facebook una ricompensa di 10 mila dollari. La notizia, tra il 4 e il 5 Maggio, ha raggiunto le 8.000 azioni di engagement che stanno salendo vertiginosamente. Il piccolo hacker di Helsinki, che non potrebbe nemmeno accedere ad Instagram per motivi di età, non solo si è iscritto al social network fotografico, ma è riuscito addirittura a cancellare alcuni commenti. Jani sogna di diventare un professionista nel campo della sicurezza informatica e ha raccontato al quotidiano Italehti: ‘Avrei potuto cancellare chiunque, anche Justin Bieber’. Nel frattempo, insieme al gemello, posta video tutorial su YouTube. Facebook dal 2011 ha sborsato circa 4,3 milioni di dollari ai ‘cacciatori di bug’, e ha fatto sapere che Jani è il più giovane ad avere partecipato con successo al programma ‘bug bounty’.