La start-up austriaca EET lancia in Italia il suo innovativo sistema di accumulo SolMate

redazione


Dopo il successo in Germania, Austria e Svizzera, la start-up austriaca EET, specializzata in soluzioni fotovoltaiche, lancia nel mercato italiano il suo prodotto di punta SolMate. Un innovativo sistema di accumulo, facilmente installabile su balcone, in giardino o a parete. SolMate è stato così tanto apprezzato nella DACH che EET ha faticato a soddisfare la domanda. “Dopo il grande successo di SolMate in Germania, Austria e Svizzera, siamo felici di poter offrire il nostro sistema altamente innovativo anche in Italia, contribuendo così in modo significativo alla transizione energetica“, afferma Christoph Grimmer, fondatore e CEO di EET.

Grazie a SolMate chiunque può produrre la propria energia solare, sia che viva in una casa di proprietà o in appartamento in affitto. Questo impianto fotovoltaico da balcone con accumulatore di energia, diversamente dai grandi impianti fotovoltaici, si adatta perfettamente a qualsiasi contesto, garantendo flessibilità e versatilità. L’installazione è estremamente semplice, rendendo accessibile a tutti l’opportunità di beneficiare dell’energia solare.

La tecnologia brevettata NetDetection rende SolMate unico nel suo genere. Questo innovativo sistema fotovoltaico misura costantemente e con precisione quanta energia viene utilizzata in ogni parte della casa o appartamento, indirizzando l’eccesso di energia nell’accumulatore. Il sistema è dotato di batteria di accumulo e potrà essere collegato da 2 a 4 pannelli fotovoltaici. EET fornisce una App che permette di monitorare facilmente la produzione di energia. 

Sono convinta che SolMate troverà molti sostenitori e acquirenti in Italia, perché offre esattamente ciò che i proprietari e inquilini italiani desiderano: energia verde prodotta autonomamente, rapidamente e senza sforzo”, afferma Asia Pittana, responsabile per il mercato italiano di EET.

L’interesse per soluzioni energetiche a basso impatto ambientale è cresciuto notevolmente in Italia ultimi anni, sia a causa degli effetti del cambiamento climatico, che per il desiderio di molti italiani di essere autonomi nella produzione dell’energia.