Mafia, sconfitta difficile ma non utopia

Paola Fusco

“La mafia va sconfitta per sempre, è un traguardo difficile ma non utopistico”. Lo ha detto il
ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel suo discorso dopo la messa celebrata nella sede del comando Legione carabinieri Sicilia, a Palermo, in suffragio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. ”Puntiamo alla mafia capitalistica – ha aggiunto – all’aggressione dei patrimoni mafiosi. Perché, proseguendo quella che era la filosofia del generale Dalla Chiesa di contrasto alla criminalità organizzata stiamo togliendo alla mafia oltre ai beni anche gli strumenti esteriori dei boss, fra cui anche le auto che sono messe a disposizione delle forze dell’ordine. ” Dall’ eccidio del generale Dalla Chiesa – ha proseguito Maroni – molte cose sono state fatte contro la criminalità organizzata, ma purtroppo la vittoria finale non è ancora arrivata. 
In 27 anni è progredita l’azione di contrasto che, soprattutto nell’ultimo periodo, è stata molto efficace. Da maggio del 2008 sono stati assicurati alla giustizia 8 mafiosi ogni giorno, compresi sabato e domenica, approvate norme che consentono l’aggressione ai patrimoni mafiosi, catturati pericolosi latitanti, 12 tra i 30 più pericolosi e 29 nei cento più pericolosi", ha sottolineato il ministro, e ha aggiunto che "il modo migliore per ricordare Dalla Chiesa è fare tesoro delle sue intuizioni".