Marina, accordo per controllo dei traffici

Paola Fusco

Costituire una sorta di "torre di controllo" per i traffici marittimi mercantili mondiali. E’ l’obiettivo cui punta l’accordo operativo sottoscritto oggi a Venezia, a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, dai delegati di 25 Paesi, che prevede l’ integrazione tra i sistemi V-Rmtc (Virtual Regional Maritime Trafic Center), gia’ in atto tra i ventiquattro Paesi del ‘ Mediterraneo allargato’, e il sistema T-Rmn (Trans Regional Maritime Network), con il quale la Marina italiana scambia informazioni con Brasile, Singapore e India. ”Quello costituito oggi – ha commentato il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte – e’ l’ embrione di una federazione di sistemi del futuro, che si stanno creando in singole regioni, cosi’ com’ e’ avvenuto nel Mediterraneo. L’ esigenza di creare canali di comunicazione e scambi di informazioni tra i diversi bacini, deriva dal fatto che le ottomila navi mercantili che navigano ogni giorno nel Mediterraneo spesso partono da molto piu’ lontano”. Attraverso l’ accesso qualificato ad una sorta di semplice web site on line, per i Paesi aderenti all’ accordo sara’ ora
possibile verificare in tempo reale la situazione dei traffici in tutte le zone sorvegliate dai rispettivi Paesi, permettendo di attivare piu’ rapidamente possibile gli interventi eventualmente necessari per garantire la sicurezza. Tra i vantaggi del sistema, che sfrutta le risorse gia’ esistenti, attraverso una federazione di sistemi regionali, anche il cosiddetto ‘networking’, che permette di agglomerare le
singole centrali operative. Presenti alla firma, le delegazioni dei 23 Paesi del sistema W-Rmtc (l’Ucraina, che vi ha aderito ieri, dovra’ richiedere il consenso dell’ intera comunita’ per aderire al nuovo accordo), piu’ quelle di Singapore e Brasile, mentre e’ attesa a breve la firma dell’ India, in attesa dell’ approvazione governativa e della relativa delega di firma al Ministro. Si sono inoltre gia’
dimostrate interessate, ma devono decidere il livello della loro partecipazione, anche Russia, Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Messico e Irlanda. ” L’ Italia – ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga – ha lanciato l’ idea, a cui gli altri, con i loro sistemi basati sul gia’ esistente, possono federarsi, e funge da traino per coinvolgere altri Paesi. Perche’ il pianeta
Terra e’ il pianeta mare, con il 90% di merci che viaggia sull’ acqua, e, da soli, non si puo’ certo fare tutto”.