Monti ha confermato la piena adesione al Communique e ribadito il forte interesse dell’Italia per la sicurezza nucleare. “La consultazione popolare del giugno 2011,che ha portato all’arresto dei programmi per la produzione elettrica da fonte nucleare – ha osservato il premier – non ha diminuito il nostro impegno per il conseguimento dei più alti livelli di sicurezza nucleare nel Paese, in Europa e nel contrsto mondiale. Continuiamo a questo fine a destinare risorse ingenti alla sicurezza nei nostri programmi nazionali per il decommissioning delle centrali nucleari dismesse e la gestione dei rifiuti radioattivi e siamo fra i Paesi che più contribuiscono ai programmi internazionali in questo settore”. Quanto all’attuazione degli impegni di Washington “ vorrei evidenziare – prosegue il Premier – in particolare per il mio Paese: l’istituzione, insieme all’AIEA e all’International Centre for Theoretical Phisics di Trieste, della Scuola Internazionale per la Sicurezza nucleare. L’Italia ha sempre sostenuto l’importanza della formazione e dell’istruzione, quale strumento indispensabile per contrastare il terrorismo nucleare, creare un’infrastruttura nucleare sicura e, promuovere una cultura della sicurezza. Puntare sul fattore umano, anche in un periodo di risorse economiche e finanziarie decrescenti, è un investimento ad altro valore aggiunto. Inoltre Monti ha ricordato i seguiti dell’Accordo con gli Stati Uniti nell’ambito dell’iniziativa Megaports, contro il traffico illecito dei materiali nucleari e, infine, sulle intese in via di conclusione con gli Stati Uniti , per la rimozione dall’Italia dell’uranio altamente arricchito e del plutonio non più utilizzati.
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