Nasce in Italia la figura del consulente esport

redazione

Il mondo esport si sa, è in continua espansione. Le grandi multinazionali iniziano ad investire cifre importanti anche nel nostro Paese, a sostegno di team e Associazioni ASD, i Tornei sono seguiti in tutto il mondo e l’esport sta acquisendo sempre più fama di sport vero e proprio. È in questo scenario che si sta delineando una nuova figura professionale: il consulente esport. Manager, rappresentante, esperto. Il consulente esport si occupa di informare e rappresentare i ragazzi (e le ragazze) nel mondo del gaming professionale e non solo.

Abbiamo chiesto all’ing. Raffaele Cioffo, Consulente Esport, di parlarci della sua professione.

 

Dott. Cioffo, cosa significa essere un Consulente Esport?

Essere un consulente Esport vuol dire rendere l’Esport, e gli appassionati di questo settore, dei veri professionisti a 360°, seguendoli meticolosamente durante tutto il percorso di consulenza.

Come funziona il suo ruolo?

Il mio ruolo è quello di aiutare e seguire i ragazzi in modo che possano raggiungere i propri obbiettivi, attraverso un programma di lavoro, studiato appositamente, denominato: Counselor Esport Professional 360°.

Di che cosa si tratta?

Durante il percorso Counselor Esport Professional 360°, mi occupo di individuare i talenti, ne seguo il percorso e la carriera, proponendoli alle varie società sportive come professionistL’importanza delle consulenze sta nel fatto che, oltre alle informazioni, ci si focalizza molto sulla pratica. Grazie alla consulenza si ottengono le giuste strategie, si migliorano le tattiche ed i valori diventando veri professionisti esport. Successivamente i professionisti che ottengono dei contratti possono vantare delle competenze uniche, in quanto, senza una preparazione adeguata sul mondo esport, a mio avviso, si continuerà a giocare a livelli dilettantistici.

Come è diventato consulente?

Ho lavorato per anni nel settore esport, interfacciandomi sia con le società esport, sia con i gamer, comprendendo le difficoltà di ambo le parti. Come abbiamo precedentemente detto, l’esport è un settore in continua evoluzione, e necessita di moltissime figure professionali, non sono di gamer.

Qual è la sua formazione?

Sono un Ingegnere edile, mi occupo di costruzioni e sicurezza nella mia ditta. Ho svolto un master in economia e ho fatto moltissima pratica nel mondo Esport arrivando a gestire fino a trecento team e venti multigaming. Questo mi ha permesso di avere una panoramica completa in tutti i settori e ho sviluppato un know-how che voglio condividere con chi ha passione e voglia di mettersi in gioco.

 Esistono altri consulenti Esport di professione in Italia o all’estero?

Che io sappia no, esistono servizi di consulenza, e ci sono altri professionisti che si occupano di singoli corsi, magari di un solo gioco (come Fifa), ma non dell’intero settore.

Qual è la differenza tra un gamer rappresentato e uno non rappresentato?

I gamer rappresentati sviluppano dei valori e delle conoscenze pratiche fondamentali, arrivando a rendere il massimo sia come singoli giocatori, sia in team.

Come si fa ad essere rappresentati?

I gamer che rappresento devono essere appassionati, seri ed affidabili, e si devono impegnare e dimostrare di avere le qualità indispensabili per diventare professionisti esport.

Per chi fosse interessato, come si può contattarla?

Chi volesse avere maggiori informazioni in merito, può farlo chiamando il 327.8143742 o scrivendo a info@raffaelecioffo.it | www.raffaelecioffo.it