Riunione a porte chiuse ieri per i 15 membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla questione Gaza, voluta fortemente dalla Lega Araba dopo il blocco di Israele dei valichi di confine e quindi di ogni tipo di rifornimento di materie prime e generi alimentari ai palestinesi della striscia di Gaza controllata da Hamas. Nessun accordo su un testo comune è stato possibile, ha annunciato al termine della riunione un portavoce, e quindi non ci sarà nessuna presa di posizione dell’Onu sulla vicenda. La Lega Araba accusa apertamente gli Stati Uniti di aver impedito il raggiungimento di un accordo, che, però, avrebbe comportato l’accusa ad Israele di essere la responsabile della crisi umanitaria senza far menzione ne’ condannare i lanci di razzi Qassam sui villaggi israeliani di confine. Una posizione questa, che ha sempre trovato la diplomazia statunitense nettamente contraria. Le dichiarazione della presidenza dell’Onu poi, pur non essendo vincolanti come le risoluzioni, devono però essere approvate all’unanimità. Per questo la Lega Araba ha anche tentato, nel corso della riunione, di giocare la carta della risoluzione, ma neanche questo tentativo è anadato a buon fine per il mancato appoggio della maggioranza dei 15 membri permanenti.
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