Operazione antipedofilia della "pattuglia in rete"

Roberto Imbastaro

La Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Udine ha concluso un’importante operazione contro la pedopornografia in rete; sono 98 le perquisizioni già eseguite, nei confronti di altrettanti indagati, in 37 diverse province italiane. L’operazione, coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedofilia On-line presso il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, è nata dall’attività di “pattuglia in rete”, che gli investigatori della Postale svolgono quotidianamente per controllare la liceità di quanto viene “postato” dagli utenti sui vari spazi web e di quel che avviene sulle varie chat e comunità virtuali.Il costante monitoraggio ha permesso di scoprire un sito dal quale era possibile scaricare video pedopornografici a pagamento.E’ stata, quindi, avviata un’indagine in modalità di “sottocopertura” in rete, dalla quale è risultato che il sito offriva video con bambini e bambine di varie etnie, di età compresa tra i 2 e gli otto anni, coinvolti in atti sessuali con adulti.La Procura della Repubblica di Trieste ha coordinato le laboriose indagini volte a trovare elementi utili sia per identificare chi dall’Italia avesse fatto accesso al sito in questione per procurarsi detto materiale, sia per addivenire all’ubicazione dei server, sia chi fossero i beneficiari degli importi pagati dai vari soggetti interessati. Le copiose risultanze investigative sono poi confluite in un’ulteriore indagine sviluppata sulla base di informazioni provenienti dal “Dipartimento delle Dogane ed Immigrazione americano” (u.s. immigration ad customs enforcent), che, a sua volta aveva avviato un’indagine sui medesimi sistemi web.Gli indagati risultano di età compresa tra i 26 e i 59 anni. Le attività di analisi tecnica dell’ingente materiale sequestrato permetteranno di ricostruire il volume di affari celato dietro le tracce informatiche incriminate.