Operazione “Rail Copper”

redazione

 

La Polizia di Stato sta effettuando una importante operazione di polizia giudiziaria volta all’esecuzione di misure cautelari disposte dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, finalizzata al contrasto dei furti di rame che si sono verificati, e continuano a verificarsi tra le province di Caserta e Napoli.

Il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania ha avviato una complessa azione di contrasto consistente da un lato nella intensificazione dei servizi di vigilanza lungo linea e, dall’altro, nella effettuazione di controlli serrati nei confronti dei numerosi esercenti le attività di rottamazione, stoccaggio e vendita di metalli ferrosi operanti nel territorio. La lunga, complessa e laboriosa attività di indagine, diretta e coordinata dalla citata Procura ha permesso di individuare l’esistenza di un vasto sodalizio criminale, composto essenzialmente da cittadini rumeni ed italiani, dedito ad una lucrosa attività consistente nel furto e nella ricettazione di ingenti quantità di rame, prevalentemente sottratto alle Ferrovie dello Stato o ad altri Enti, come l’ENEL o Società telefoniche.

Il materiale in questione veniva veicolato in alcuni grandi depositi di materiale ferroso siti in Campania i quali, a loro volta, provvedevano alla “pulizia” del materiale ricettato ed alla successiva destinazione finale verso inconsapevoli fonderie del Nord, in particolare Brescia e Mantova, e alla sua esportazione verso destinazioni estere, in particolare Paesi Asiatici (Cina e Corea).

Nel corso dell’indagine sono state sequestrate oltre 100 tonnellate di rame sottratto, essenzialmente, dagli impianti ferroviari che, per tale motivo, arrecano un danno strategico superiore al valore economico del rame rubato che consiste, in particolare, nella interruzione della circolazione ferroviaria.

In esito ai risultati conseguiti sul piano investigativo e delle indagini preliminari svolte, presso sono state emesse  misure cautelari nei confronti di 12 persone, ritenute responsabili di reati di associazione a delinquere, furto, ricettazione e riciclaggio.

Sono state disposte, in particolare, le misura cautelare in carcere nei confronti di 8 cittadini rumeni; la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone, due cittadini rumeni ed un imprenditore italiano; la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. e la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per mesi sei nei confronti di un imprenditore italiano, nonché l’effettuazione di numerose perquisizioni domiciliari ed aziendali. Risultano anche  indagati a piede libero altre 21 persone di cui 8 cittadini rumeni e 13 cittadini italiani, imprenditori, titolari di aziende dedite al commercio ed allo stoccaggio di metalli ferrosi, ed in particolare di rame.