Ordigni esplosivi sul web

Tiziana Montalbano

La Polizia Postale di Catania ha eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di cinque italiani indagati per divulgazione tramite la rete internet di istruzioni e informazioni per il confezionamento e l’utilizzo di ordigni esplosivi. L’indagine è scaturita dall’attività di monitoraggio di servizi della rete internet, finalizzata in particolare all’individuazione di spazi web che divulgassero illegalmente informazioni per la fabbricazione e l’uso di ordigni esplosivi. Sono stati rinvenuti veri e propri manuali multimediali per la costruzione e l’utilizzo di ordigni esplosivi rudimentali, di armi da guerra, di aggressivi chimici o di sostanze batteriologiche nocive o pericolose e di altri congegni. I servizi coordinati dal Servizio Centrale Polizia Postale di Roma sono stati disposti alla luce della necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto nei confronti del terrorismo internazionale. Le perquisizioni, effettuate con l’ausilio del personale delle D.I.G.O.S. delle città interessate, Roma, Bergamo, Terni, Salerno e Potenza, oltre che confermare in toto le ipotesi investigative degli inquirenti, hanno permesso di denunciare in stato di libertà altri due soggetti ed hanno condotto al sequestro di proiettili a pallettoni non regolarmente denunciati, di munizioni per armi da guerra, di armi detenute illegalmente dagli indagati, oltre al sequestro amministrativo di due fucili e sette pistole, nonché parecchio materiale informatico e cartaceo con istruzioni per la costruzione di ordigni esplosivi e per la manomissione di cabine telefoniche.