Palermo, sette arresti per mafia

Tiziana Montalbano

La Polizia di Palermo, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della DAC (Direzione Centrale Anticrimine), ha eseguito, nelle province di Palermo e Trapani, sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti indagati, uno dei quali detenuto, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso. L’operazione segna l’epilogo delle indagini che, lo scorso 15 novembre, a Calatafimi (TP), avevano consentito di catturare il boss Domenico Raccuglia, storico alleato dell’ala “stragista” della “mafia” corleonese  che, fino al suo arresto, aveva esteso la propria egemonia da San Giuseppe Jato (PA) a Partinico (PA). I destinatari dei provvedimenti restrittivi, in particolare, sono coloro che, per diversi anni, hanno provveduto non solo alle esigenze logistiche strettamente connesse al mantenimento dello stato di latitanza del menzionato “padrino” – reperendo, tra le altre cose, abitazioni, casolari, ingenti somme di denaro ed armi – ma hanno anche veicolato la corrispondenza dello stesso verso i familiari e le altre articolazioni di “cosa nostra”, tramite un complesso sistema di “scambio di pizzini” che aveva cadenza periodica. L’operazione recide, in tal modo, la struttura logistica di mantenimento della latitanza del boss Domenico Raccuglia, ed è il frutto di complesse indagini svolte da uno specifico gruppo investigativo debitamente costituito.