Patenti truccate: in 8 vanno ai domiciliari a Brindisi

giovanni de roma

Per poter superare brillantemente gli esami previsti per il conseguimento della patente di guida non era necessario aver studiato ed essersi preparati a sufficienza, quanto pagare il “dovuto” per dotarsi della strumentazione necessaria con la quale non si sbagliava nemmeno una risposta ai quiz di teoria.

E’ questa, in estrema sintesi, la frode messa in atto da 8 responsabili, tutti sottoposti agli arresti domiciliari, scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi.

Gli arrestati, tra i quali figurano 3 titolari di scuole di guida della zona, avevano di fatto costituito una vera e propria associazione per delinquere finalizzata all’alterazione delle prove di esame teoriche previste dal “Codice della Strada”.

Il sistema escogitato dai responsabili per far uscire assolutamente indenne dalle prove anche il candidato più impreparato era alquanto semplice, pur se richiedeva una certa “dotazione tecnologica”.

In pratica bastava consegnare all’esaminando un orologio-telefono cellulare con il quale comunicare all’esterno le domande, nonché due normali telefoni cellulari predisposti in modalità “silenziosa” ma con vibrazione attiva alla chiamata.

I due cellulari “silenziati” venivano poi collocati in due differenti tasche degli abiti indossati dal candidato, se vibrava il telefono di destra la risposta andava apposta sulla casella del vero, se vibrava quello di sinistra la risposta andava viceversa marcata su quella del falso.

Per scoprire questo “sistema”, nonché per individuare i responsabili che lo avevano così ben congeniato, i finanzieri brindisini hanno dapprima condotto alcune indagini tecniche sulla base delle quali hanno potuto direttamente intervenire durante una prova d’esame sorprendendo i responsabili in piena flagranza di reato.

Tutte le patenti fatte indebitamente conseguire dagli ideatori della frode, ovviamente, sono già state sequestrate su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Brindisi.