Per Avvenia l’efficienza energetica è il primo combustibile del mondo

redazione

Come le fonti fossili, le fonti nucleari e quelle rinnovabili, anche l’efficienza energetica deve essere considerata alla pari di un combustibile. A metterlo in rilievo è Avvenia (www.avvenia.com), il player italiano leader della white economy, che osserva come l’efficienza energetica sia un "combustibile nascosto" che non solo è in grado di ridurre le emissioni di CO2, di incrementare la sicurezza energetica e di supportare uno sviluppo più sostenibile dell’economia, ma anche di "estendere" gli approvvigionamenti.

«L’efficienza energetica è un vero e proprio combustibile» rimarca l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia, secondo il quale l’efficienza energetica è il vero "petrolio" made in Italy. Il nostro Paese in questo specifico settore ha infatti dimostrato una indiscussa leadership tecnologica a livello europeo ed internazionale: tra le grandi economie mondiali è stata proprio l’Italia a guadagnare la palma di Paese più avanzato nel campo dell’efficienza energetica.

E seppure le fonti fossili siano ancora una dipendenza da cui è difficile liberarsi completamente, con i numerosi progetti di efficientemento energetico implementati in Italia nel 2015 si è avuto un risparmio che Avvenia ha stimato essere pari a 9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

«In pratica nell’ultimo grazie all’efficienza energetica il nostro Paese ha evitato di importare gas naturale e petrolio per 2,4 miliardi di euro ed ha evitato così di produrre 21,6 milioni di tonnellate di CO2» sostengono gli esperti di Avvenia.

L’efficienza energetica non è dunque solo un combustibile nascosto, ma secondo Avvenia è il primo combustibile del mondo. E sì, perché negli ultimi 5 anni grazie all’efficienza energetica a livello mondiale è stata risparmiata energia per un valore equivalente ad oltre 800 miliardi di euro, un valore superiore a quello di ogni altra singola fonte di energia rapportata a ciascun singolo Paese, con effetti positivi anche sul Pil poiché riducendo l’intensità energetica a parità di produzione si spende meno in energia.

Più di ogni altra fonte, l’efficienza energetica contribuisce alle 3 sfide più importanti per le politiche energetiche mondiali: la sicurezza, la sostenibilità e lo sviluppo economico. «Senza dimenticare che ogni punto percentuale in più di efficenza energetica si traduce nella diminuzione del 2,6% delle importazioni di gas»aggiungono gli esperti di Avvenia, che in concreto aiutano le aziende a conoscere meglio i loro processi produttivi e ad implementare i meccanismi di innovazione tecnologica più adeguati non solo per ridurre le emissioni di CO2 ed i costi energetici in bolletta ma anche e soprattutto per aumentare l’efficienza e la produttività di ogni specifico settore.

All’avanguardia per tecnologie e per competenze di marketing, Avvenia è stata tra le prime, già a partire dal 2005, ad operare nel campo della white economy, portando ai suoi clienti risparmi medi di energia primaria di oltre il 40% e una diminuzione dei consumi di gas naturale di oltre il 78% in tutti i settori industriali.