Perugia: raccoglievano fondi per conto di una Onlus

Gabriel Romitelli

Muniti di tesserino della Onlus per la quale facevano volontariato nonché di materiale divulgativo sulle attività di utilità sociale condotte dalla stessa associazione che rappresentavano, si aggiravano senza sosta all’interno del parcheggio dell’ospedale di Perugia pronti ad avvicinare persone generose disposte a dare loro un’offerta in denaro.

E’ questa una situazione in cui spesso ci si imbatte in moltissime città italiane, peccato che il volontariato condotto da un 55enne e da un 34enne presso il nosocomio perugino fosse una truffa in pena regola che però, stavolta, gli ha fatto incassare una pesante denuncia per truffa.

L’ennesimo caso di raggiro compiuto nei confronti di persone disposte ad aiutare chi si trova in difficoltà è venuto alla luce grazie ad una semplice telefonata al “117”, il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza, e che ha così consentito ad una pattuglia delle fiamme gialle di raggiungere la zona e verificare per bene quale fosse l’attività dei due “volontari”, i quali affermavano di operare per conto di una Onlus avente sede in Calabria, che si occupava di assistenza per ragazze madri e per altre persone in stato di indigenza.

Per confermare la regolarità del loro “volontariato” i due rilasciavano ai donatori anche delle ricevute attestanti l’importo della donazione ricevuta. Purtroppo per loro i finanzieri, dopo un opportuno controllo, si sono ben presto accorti che quella Onlus era del tutto inesistente e che il denaro raccolto, in realtà, finiva direttamente nelle loro tasche.

Per questo i due “volontari”, dopo essere stati accompagnati in caserma, ne sono usciti alcune ore dopo con una denuncia per truffa, reato di cui dovranno presto rispondere all’Autorità Giudiziaria e per il quale, come se non bastasse, erano già gravati da precedenti specifici.

Pur riconoscendo l’indispensabile ruolo a cui oggi assolvono le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, regolarmente registrate in un apposito albo, la Guardia di Finanza invita i cittadini a fare attenzione a queste ignobili truffe che fanno leva sui sentimenti più nobili ed a contattare il numero “117” del Corpo (attivo gratuitamente 24 su 24 su tutto il territorio nazionale), qualora abbiano sospetti sulla regolarità di queste diffuse attività di raccolta fondi che spesso nulla hanno a che fare con lo spirito di solidarietà ed il vero volontariato.