Polizia, scientifica e immigrazione

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Per concludere le celebrazioni per il 157° anniversario della sua fondazione, la Polizia di Stato ha incontrato i cittadini in Piazza del Popolo e gli esperti dell’immigrazione sono stati tra i più seguiti. Con la creazione della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza si è dotato di una struttura totalmente dedicata all’immigrazione e frontiera con lo scopo di perseguire il duplice obiettivo di favorire lo sviluppo di strategie d’azione innovative e più efficaci, nel contrasto all’immigrazione clandestina con una maggiore proiezione anche sul piano internazionale, e di gestire le problematiche inerenti la presenza degli stranieri sul territorio nazionale. L’organizzazione della Direzione centrale intende realizzare una struttura che elabori specifiche strategie d’intervento collegate alle dinamiche dell’immigrazione; favorire l’azione di impulso e di controllo in modo più rapido ed efficace; valorizzare la professionalità e la specializzazione in questa materia del personale dell’amministrazione della pubblica sicurezza. Alla Direzione Centrale dell’Immigrazione è assegnata in via esclusiva il coordinamento dell’azione di contrasto in mare; in particolare spetta alla Direzione centrale il compito di acquisire e analizzare le informazioni connesse all’attività di vigilanza, prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina via mare e il raccordo degli interventi operativi fatti dai mezzi della marina militare, delle forze di polizia e delle capitanerie di porto.  Riguardo agli aspetti dell’Immigrazione viene oggi presentata la Sala Operativa per  il Contrasto dell’Immigrazione Clandestina e l’applicativo utilizzato, denominato SIA, un sistema finalizzato a canalizzare tutte le informazioni provenienti dalle Forze di Polizia che operano nell’ambito del contrasto e del soccorso a mare (Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Carabinieri e Marina Militare) in modo da fornire un strumento a supporto delle decisioni e un valido mezzo per l’analisi del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Sono poi intervenuti gli specialisti della Polizia Scientifica che hanno illustrato ai cittadini l’attività svolta all’interno dei laboratori di indagini genetiche in cui avviene l’analisi di reperti biologici di varia natura (sostanza ematica, liquido seminale, saliva, formazioni pilifere, resti umani). Lo scopo principale delle analisi è quello di individuare la natura di ogni indizio trovato (impronte digitali, capelli, tracce ematiche), che è fondamentale per la ricostruzione della dinamica dell’evento. Grazie all’aiuto delle tecnologie più sofisticate si può risalire al DNA e quindi all’identificazione del responsabile di un reato o all’identificazione della vittima in caso di una calamità naturale. L’incontro con la cittadinanza, sempre nell’area di Piazza del Popolo, prosegue con gli esperti dell’analisi documentale, che si prestano ad illustrare il funzionamento del laboratorio Indagini sui Documenti della Polizia Scientifica. Analisi e verifica delle caratteristiche di sicurezza nella realizzazione di documenti d’identità e di viaggio sono alla base di tale attività. L’obiettivo è quello di mettere in condizione tutti i poliziotti di saper “leggere” un documento in tutte le sue parti e riconoscere le falsificazioni più comuni senza l’utilizzo di attrezzature sofisticate. Grande l’attenzione del pubblico anche sull’intervento del personale della Sezione Identità Grafica. La Sezione è composta da personale specializzato nella perizia grafica forense e si occupa delle analisi su documenti manoscritti, dattiloscritti, anche ottenuti con stampanti collegate a personal computer. Le indagini prevedono metodologie differenti secondo il prodotto grafico da esaminare e sono svolte utilizzando sofisticate strumentazioni ottico-microscopiche. Gli accertamenti tecnici più complessi riguardano l’identificazione delle manoscritture, proprio per la variabile rappresentazione dei simboli ideo-grafici che le caratterizzano, in stretta correlazione alle condizioni fisiche e psichiche dei soggetti scriventi di riferimento. La Sezione ed il suo laboratorio forense supportano l’attività investigativa degli organi centrali e locali delle Forze di Polizia.