Polizia Stradale di Verona: sequestrate 8 Aziende e 19 denunce per gestione illecita rifiuti

Roberto Imbastaro

La Polizia Stradale di Verona ha concluso una serie di accertamenti che nel giro di meno di due mesi hanno portato ad individuare e sequestrare (totalmente o parzialmente) 8 aziende, denunciare 19 persone ed elevare illeciti di natura amministrativa per oltre 300.000 euro, oltre all’ulteriore sequestro di mezzi pesanti, capannoni e terreni agricoli per un valore stimato di circa un milione di euro.

 

Gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Verona, partendo dal controllo di mezzi pesanti adibiti al trasporto di rifiuti speciali ed analizzando i flussi e la documentazione riguardante la movimentazione dei rifiuti nella Provincia di Verona, hanno dato il via ad una serie di indagini di Polizia Giudiziaria che, partite dalla seconda metà mese di settembre, hanno portato, ad oggi, ai seguenti risultati:

 

Le attività di indagine hanno preso il via, in particolare, analizzando i documenti di viaggio di alcune una ditte di autotrasporti, tra cui una con sede in provincia di Crotone, ma operante nella provincia di Verona.

I poliziotti hanno scoperto una serie di attività totalmente abusive ed altre operanti in violazione di leggi in materia di ambientale.

 

Le 19 persone indagate sono tutte residenti nelle province di Verona e Milano e “dimostrano, laddove ce ne fosse ancora bisogno, che l’illecito guadagno dato dalla gestione illecita dei rifiuti, non fa gola solo alla criminalità organizzata del sud, ma anche ad imprenditori che agiscono senza alcuna remora per i gravissimi danni ambientali ed i conseguenti rischi per la salute della popolazione”, come sottolineato dal Dirigente la Sezione Polizia Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti.

 

Gli accertamenti sulla pericolosità dei rifiuti sono stati svolti in collaborazione con personale del Servizio Ambientale del Dipartimento ARPAV di Verona che sta verificando i danni da inquinamento soprattutto relativamente all’illecito smaltimento di materiali contaminati da amianto e sostanze pericolose.

 

Un ulteriore particolare è dato dal fatto che persino lo smaltimento dei rifiuti da attività di esumazione ed estumulazione delle salme, provenienti dai cimiteri, avveniva in modo illecito.

 

“L’attività di indagine”, ha concluso il vicequestore della Polizia Lacquaniti, “proseguirà anche in altre zone della provincia di Verona, visto che gli elementi finora raccolti ci fanno presumere una diffusione particolarmente ampia di questo fenomeno criminale che, è giusto ricordarlo, produce ingenti guadagni illeciti, ma ancora più gravi danni per la salute di tutti i cittadini”.