Postale scopre maxitruffa

Tiziana Montalbano

La  Polizia Postale di Napoli, con una vasta operazione che ha visto impegnati oltre 300 agenti e che ha interessato centinaia di comuni, ha dato esecuzione a 106 provvedimenti di perquisizione domiciliare contestando agli indagati il reato di contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione. L’indagine avviata dalla Polizia Postale di Salerno  è scaturita alla fine del 2008, a seguito di accertamenti effettuati  presso l’ufficio postale di Scafati (SA) di bollettini di conti correnti postali recanti un numero progressivo  corrispondente a quello degli uffici postali presso i quali sarebbero state effettuate le transazioni. I successivi riscontri e i relativi accertamenti contabili hanno fatto emergere l’assenza di effettivi versamenti. Dall’attività svolta, è emerso che le truffe sono state commesse ai danni di  società di servizi e Istituti finanziari per un ammontare, allo stato, di circa un milione e mezzo di euro. Al momento sono in corso ulteriori indagini e non si esclude che a manovrare l’attività illegale vi sia una vera e propria associazione per delinquere che -dietro il pagamento di somme di denaro –  provvede alla materiale falsificazione dei bollettini attraverso l’utilizzo di strumentazioni informatiche. Obbiettivo dell’attività illecita era ottenere contestualmente più prestiti o di chiedere erogazione di servizi per un lasso di tempo, comunque prolungato, necessario per gli enti uffici destinatari di verificare che i versamenti indicati nei falsi bollettini non sono stati realmente versati. Durante le perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi bollettini postali riportanti false impronte e attestanti pagamenti mai effettuati e sui quali saranno svolte accurate indagini; per tale motivo si ritiene che l’ammontare dell’illecito espediente messo in atto superi di gran lunga la cifra citata.