Spacciava Demerol, la sostanza che potrebbe aver provocato la morte di Michael Jackson, uno dei cinque giovani pusher arrestati questo fine settimana dai carabinieri a Pontassieve (Firenze) durante il festival musicale "On the road" che si è svolto a Pelago. Il pusher, 26 anni di Prato, è stato sorpreso mentre consegnava ad alcuni giovanissimi della polvere bianca risultata essere appunto il Demerol. Nel corso della perquisizione e’ stato trovato in possesso di circa 18 grammi di questa sostanza. ”Non sappiamo se l’uso di questa sostanza potra’ crescere da quando se ne parla per la morte della pop star – dicono gli investigatori dell’Arma -. E’ troppo presto per capirlo ma il rischio che possa diventare una moda non si puo’ escludere”. Gli altri arrestati sono un ventunenne di Pisa, un ventisettenne di Viareggio, un ventiquattrenne di Como e uno studente di Pisa di 17 anni trovati in possesso complessivamente di 80 grammi di hashish, grammi 4 di eroina, varie pasticche di ecstasy e 12 francobolli di Lsd.
Ultimi articoli
Business continuity: perché pianificare è vitale per le aziende
n un ambiente caratterizzato da un'economia sempre più digitalizzata e globalizzata, la resilienza operativa è divenuta un tema strategico per la maggior...
Gefran vince il Sustainable Innovation Award di SPS Italia, la fiera dell’industria intelligente
L’impegno di Gefran per la sostenibilità ottiene un nuovo riconoscimento. Nel corso di SPS Italia (Smart Production Solutions), la fiera per l'industria intelligente, digitale e...
Cybersecurity: perché e come difendere le reti non protette nel settore dell’istruzione
Mai come ora, gli studenti utilizzano strumenti tecnologici per lo studio in classe e da casa e per interagire con insegnanti e personale scolastico. La pandemia ha intensificato la dipendenza dalle tecnologie e in parallelo è aumentato il numero degli attacchi informatici che colpiscono il settore.