Proiettili per il Presidente del Consiglio recapitati a "Il Giornale"

F.L.

Una lettera con proiettile per Romano Prodi è stata recapitata ieri alla sede romana de “Il Giornale”.
La busta contenete il bossolo calibro 9 era firmata da un sedicente Comitato giustizia sociale il quale lancia dure intimidazioni al premier scrivendo: “Prodi si dimetta o non ci saranno altri avvertimenti”.
Il quotidiano milanese ne da notizia oggi suscitando le critiche del portavoce del premier indignato per la scarsa rilevanza che ne è stata data dallo stesso giornale.
Secondo Sircana è sconcertante che il fatto venga confinato nelle due righe finali di un grande articolo dedicato a minacce e gesti identici aventi come obiettivo i magistrati Clementina De Magistris e Luigi Forleo. Anche i due giudici hanno ricevuto ieri minacce analoghe a quelle ricevute da Prodi, con lettere minatorie e proiettili in allegato. In merito alla spiacevole circostanza il sindacato delle toghe ha rotto il silenzio sollecitando la modifica della riforma Castelli che attribuisce al ministero della Giustizia il potere di chiedere il trasferimento d’ufficio dei magistrati. Il mondo politico intanto si stringe attorno a De Magistris e Forleo. Tanti i messaggi di solidarietà, in primis quello del guardasigilli Clemente Mastella che dichiara di sapere come ci si senta in certe circostanze essendo stato lui stesso più volte intimidito.
Sostegno anche dai presidenti di Camera e Senato Bertinotti e Marini. Il ministro degli Esteri D’Alema esprime ferma condanna e sostegno dei magistrati coinvolti. Messaggi dello stesso tenore anche da parte di molti esponenti dell’opposizione. Tutti sembrano lasciarsi alle spalle le ferventi polemiche dei giorni scorsi maturate dopo la denuncia del giudice Forleo e del pm De Magistris esternata in occasione della trasmissione “Anno zero” di Michele Santoro. Nell’occasione vennero lanciate pesanti accuse contro la politica rea di zittire i magistrati che indagano sui politici.
Solidarietà respinta al mittente però, almeno dal gip di Milano.
La Forleo afferma che il suo isolamento e quello che le sta accadendo è causato da molti soggetti politici.