Ricerca e formazione contro gli incidenti

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Gli incidenti stradali sia in Italia che in Europa sono la prima causa di morte per i giovani sotto i 30 anni. Secondo gli ultimi dati ISTAT riferiti al 2009 e pubblicati il 17 novembre scorso, la fascia di età più a rischio è quella tra 20 e 24 anni.Si tratta di un fenomeno con gravi ricadute per la perdita di vite umane, oltre che per i danni prodotti alle famiglie e, in ambito economico, all’intera comunità nazionale. Politecnico di Torino e Polizia Stradale, ricerca e istituzione, da oggi lavorano insieme per favorire la cultura della legalità e individuare gli interventi più efficaci per elevare gli standard di sicurezza sulle nostre strade. È stato, infatti, siglato un accordo di collaborazione che impegna le parti ad approfondire, grazie a un’azione congiunta, le tematiche legate alla sicurezza stradale. Il Politecnico di Torino ha infatti sviluppato competenze molto approfondite in questo settore. I dipartimenti di meccanica, automatica e informatica, elettronica, energetica e idraulica, trasporti e infrastrutture civili lavoreranno in modo trasversale con il dipartimento della Pubblica sicurezza per uno scambio reciproco di conoscenze finalizzate a realizzare attività sui temi della sicurezza stradale. Le collaborazioni potranno riguardare sia aspetti tipicamente di ricerca applicata sia di formazione degli allievi in modo da fornire approfondimenti sulle dinamiche tecniche, sociali e ambientali del fenomeno infortunistico. I temi di interesse della formazione e della ricerca saranno molteplici: dalle tematiche legate all’incidentalità stradale, agli approfondimenti sul codice della strada, alle ricerche su veicoli, strade e infrastrutture, ad attività di comunicazione in materia di sicurezza stradale. In particolare, una prima linea di azione già intrapresa svilupperà attività di ricerca sulle informazioni disponibili a bordo veicolo e sulla loro integrazione nelle reti di comunicazione. Dal punto di vista della formazione, proseguiranno e saranno estese iniziative di presentazione delle attività della Polizia Stradale agli studenti di corsi specialistici e sarà avviato un progetto con il coinvolgimento dei ragazzi per preparare persone in grado di svolgere un’azione di ‘formatore alla pari’, estendendo in tal modo la rete di diffusione delle buone pratiche per diminuire il rischio di incidenti stradali o, almeno, limitarne le conseguenze. “Come Politecnico – spiega il Rettore Francesco Profumo – riteniamo prioritario sviluppare le regole della cittadinanza e della solidarietà, favorendo la crescita negli studenti dei valori "del rispetto di sé e degli altri” integrando la nostra azione con quella di altre Istituzioni dello Stato. In questo senso riteniamo che questo accordo sarà un’occasione per approfondire tematiche tecniche, ma anche per contribuire alla social responsibility dei nostri studenti”. Soddisfazione è quella espressa da Roberto Antonio Sgalla, Direttore del Servizio Polizia Stradale: “L’alleanza con l’università e la ricerca è uno dei modi in cui la Polizia di Stato declina il concetto di sicurezza partecipata e condivisa, strategico per il Ministero dell’Interno. Per la Polizia Stradale è molto importante poter contare sulla ricerca e su strumenti validati scientificamente per nuove e più efficaci prospettive di prevenzione e d’intervento. E credo che valga il reciproco: il risultato scientifico immediatamente trasferibile in un ambito applicativo così importante come la sicurezza stradale conferisce valore e prestigio alla stessa ricerca”.