Roma, senzatetto spinge nel Tevere uno studente americano

redazione

Gettato nel Tevere da un senzatetto uno studente americano appena arrivato nella Capitale.

Beau Solomon Jordan, 19 anni originario di Spring Green nel Wisconsin, era arrivato a Roma giovedi 30 giugno per frequentare un corso di 5 settimane presso la John Cabot  University ma la notte stessa è scomparso ed è stato ritrovato morto l’altro ieri mattina sulla riva del fiume Tevere all’altezza di ponte Marconi.

Era un ragazzo forte, carismatico e sorridente, la sua storia da piccolo aveva commosso l’America: colpito da una forma rara di cancro, Beau Solomon riuscì a sconfiggere la malattia con vari interventi chirurgici e con la chemio. Quel bambino di otto anni che aveva con grande coraggio sconfitto il cancro fece notizia su tutti i giornali d’America. 

Ed eccolo di nuovo sulle prime pagine dei quotidiani italiani e internazionali.

Il corpo è riemerso tra i cespugli sotto ponte Marconi ed è stato recuperato dai vigili del fuoco e dalla polizia fluviale.

Il cadavere del ragazzo presentava una ferita alla testa e altre sul corpo: secondo gli inquirenti il giovane americano sarebbe morto annegato dopo aver sbattuto la testa mentre veniva gettato nel fiume. Il pm Marcello Monteleone ha disposto l’autopsia  per fare chiarezza sulle cause della morte.

Allo studente sono stati rubati il cellulare, il portafoglio e dalla sua carta di credito risulterebbero spesi 1500 dollari a Milano.

La tesi degli inquirenti – che la morte del giovane americano non sia un incidente – è sostenuta dal fatto che proprio la notte della scomparsa di Beau due testimoni hanno chiamato la polizia per raccontare di aver visto due persone (probabilmente italiane) discutere animatamente con un ragazzo e poi fuggire dopo averlo spinto nel Tevere: tutto ciò sulla banchina sotto ponte Garibaldi dove di solito si posizionano alcune bancarelle.

L’allarme è scattato il giorno dopo, quando lo studente americano non si è presentato in classe. La John Cabot  University ha chiamato subito l’ambasciata americana denunciando la scomparsa al commissariato Trevi.

Nella giornata di ieri la polizia ha fermato un senzatetto, Massimo Galioto, romano di 41 anni ,accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

Dalle ultime ricostruzioni fatte dagli investigatori non sarebbe stato il senzatetto a rubare il cellulare e il portafoglio al ragazzo americano ma due giovani stranieri di origine marocchina. Lo studente li avrebbe inseguiti da piazza Trilussa fino a sotto ponte Garibaldi dove Beau, prima della sua tragica morte, avrebbe incontrato e litigato con Massimo Galioto che lo avrebbe spinto nel Tevere.