Sanità, Nursind: a Roma emergenza sanitaria evidente e fuori controllo

Roberto Imbastaro

Non c’è pace per i pronto soccorso romani. Alle h 12.30 (dati Regione Lazio) dello 04/01/2016 ci troviamo ancora in grave difficoltà nella gestione dei pazienti all’interno dei pronto soccorso maggiori della capitale con punte di 161 pazienti al Policlinico Umberto I° di cui 61 in attesa di ricovero, 98 a Tor Vergata di cui 33 in attesa, 117 al Gemelli di cui 31 in attesa di ricovero, 118 al San Camillo-Forlanini con 58 in attesa di ricovero, 97 al Sant’Andrea con 59 utenti in attesa di ricovero, al Sant’Eugenio 93 con 28 in attesa di ricovero, 84 al Pertini con 45 pazienti in attesa di posti letto.Questa situazione mette in risalto le forti mancanze logistiche nell’organizzazione dei Pronto Soccorso che sono ben lontani dai proclami ufficiali, dalle inaugurazioni “spot” e da ciò che ci viene costantemente ripetuto dalla Regione. Nursind è qualche anno che denuncia questa deriva ritrovandoci in pieno Giubileo con rischi di maxi emergenza e senza nessuna epidemia manifesta con utenti che si ricoverano direttamente presso i locali del pronto soccorso divenuti a tutti gli effetti dei veri e propri reparti di degenza comportando di conseguenza un aggravio di lavoro per il personale infermieristico che deve alternarsi tra i nuovi arrivi e i pazienti in attesa.

Anche i fantomatici Stewart individuati dalla Regione sono oramai diventati ologrammi di fronte alla crisi nelle strutture sanitarie. E pensare che appena un anno fa’ la Regione con le Organizzazioni Sindacali firmatarie di contratto (CGIL CISL e UIL) avevano siglato un accordo mediaticamente efficace ma operativamente assolutamente inefficiente e di propaganda che prevedeva alcuni interventi per risolvere l’annoso problema. Criticammo allora quell’inutile accordo e continuiamo a criticarlo ora. Nulla di quell’accordo è stato compiuto mentre l’unico accordo indispensabile secondo noi era ed è tuttora lo sblocco delle assunzioni e la ricerca di fondi per modernizzare i Pronto Soccorso.

La carenza ormai cronica di Personale Infermieristico determina ogni giorno condizioni di lavoro e di sicurezza molto disagiate (a volte addirittura inferiore ai parametri previsti dalle Dotazioni Organiche. Ricordando che i colleghi che dovevano arrivare per integrare il personale per l’anno giubilare  ancora non si vede neanche l’ombra nonostante sia passato già un mese dall’apertura della porta santa!) tali da non rispondere in maniera efficace ed efficiente alla domanda dei cittadini. Per non parlare poi del fallimento delle Case della Salute, per alcuni elisir di tutti i mali, che procedono a singhiozzo e non drenano parte degli utenti che accedono nei punti di pronto intervento.

L’O.S. Nursind rimane vigile su eventuali modifiche e novità che arriveranno dalla Regione Lazio, ma occorre sin da ora intervenire con dei provvedimenti d’urgenza che evitino il black-out definitivo dell’emergenza sanitaria, attivando (non inaugurando solamente) i posti letto critici necessari a garantire i cittadini e contemporaneamente in Regione affrontare con TUTTE le Organizzazioni Sindacali rappresentative una discussione seria sulla riorganizzazione del personale infermieristico mettendo sul tavolo le tante annunciate assunzioni.