“Settebello”: la GdF di Trieste scopre un giro di false fatturazioni

Tiziana Montalbano

La Guardia di Finanza di Trieste ha portato a termine l’operazione “Settebello”, con il deferimento all’ Autorità Giudiziaria, per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, di 81 persone (61 imprenditori di origine cinese), di cui 3 tratte in arresto. L’importo del giro di false fatturazioni scoperto ammonta a oltre 7 milioni di euro. Nel corso di verifiche fiscali nei confronti di alcuni commercianti triestini nel settore dell’abbigliamento è stato individuato un articolato sistema di frode fiscale, basato, appunto, sulla creazione e sullo scambio di fatture false: gli indagati vendevano ad altri commercianti e operatori economici fatture false ottenendone una percentuale oscillante tra il 3% e il 10% dell’imponibile. E’ stato inoltre accertato che gli imprenditori verificati non ottemperavano agli obblighi di versamento delle imposte, mentre le imprese utilizzatrici delle fatture false  beneficiavano illecitamente della detrazione IVA e abbattevano il proprio reddito indicando costi mai sostenuti. Gli investigatori hanno individuato, tra i beneficiari della frode, 61 imprenditori cinesi nel settore dell’abbigliamento, i quali, oltre a utilizzare indebitamente le fatture false emesse da un imprenditore triestino, ne hanno a loro volta “emulato” la condotta, emettendo fatture per operazioni inesistenti che “rivendevano” a propri connazionali dislocati in diverse province del territorio nazionale.