Sicurezza-difesa, firmato l’accordo col Governo

Paola Fusco

"Abbiamo chiuso il contratto, hanno firmato tutti i rappresentanti del comparto sicurezza a esclusione del Cocer dell’Aeronautica". Lo ha detto il ministro alla funzione pubblica, Renato Brunetta, al termine del tavolo per la firma del rinnovo economico per il biennio 2008-2009. L’accordo prevede "un aumento medio – ha spiegato il ministro – di cento euro (125-80 euro) pro capite e i 500 mila servitori dello Stato avranno da novembre in busta paga l’incremento piu’ gli arretrati di un anno e 10 mesi, circa duemila euro". Brunetta ha anche sottolineato che ” l’incremento medio degli altri dipendenti pubblici è stato inferiore, circa 70 euro”. ”Le risorse – ha evidenziato – non sono mai bastevoli, ma il governo ha preso un impegno serio. E’ stato anche sottoscritto l’impegno gia’ preso dalle camere con l’approvazione di due ordini del giorno relativi al comparto e contestuali alla
manovra economica”. Il prossimo consiglio dei ministri, la prossima settimana, dovrà approvare definitivamente l’accordo e da novembre si dovrebbero vedere i risultati di questo accordo nelle buste paga". Il ministro ha anche espresso il rammarico dovuto al fatto "che questo contratto poteva essere sottoscritto e firmato dieci mesi fa. Purtroppo cosi’ non e’ stato per volonta’ di alcuni sindacati". Quasi tutte d’accordo quindi le 25 sigle rappresentanti di organizzazioni sindacali e Cocer del comparto sicurezza e difesa: ”Le risorse stanziate restano insufficienti e la nostra firma nasce soprattutto dal senso di responsabilita’ che e’ giusto avere in un momento cosi’ delicato per l’economia nazionale e mondiale”. Lo affermano le sigle sindacali dopo la firma, questa sera al Dipartimento della Funzione Pubblica, del contratto di lavoro delle forze di polizia e delle forze armate relativo agli anni 2008 e 2009. ” Chiediamo alla classe politica – aggiunge il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi – di avere lo stesso senso di responsabilita’ nei confronti delle forze dell’ ordine e di chi rischia la vita quotidianamente per garantire la sicurezza, rispettando da oggi in poi gli impegni presi”. Il vecchio contratto – spiegano le sigle sindacali – era scaduto nel 2007. I sindacati di polizia maggioritari riuniti nel cosiddetto ” cartello” (Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl Polizia di Stato e Coisp) e quelli autonomi della ” consulta sicurezza” (che comprende, oltre al Sap, i poliziotti penitenziari del Sappe e gli operatori del corpo forestale del Sapaf) hanno raggiunto un’ intesa con la parte governativa che prevede per il personale in divisa incrementi stipendiali a partire da circa 60 euro netti mensili per i ruoli base, oltre agli arretrati dal gennaio 2009. Il Governo, sostengono i sindacati, si e’ impegnato a tramutare in legge gli ordini del giorno, approvati in estate contestualmente all’ ultima manovra finanziaria, che contengono garanzie in materia di avanzamenti di carriera, assegni funzionali, riordino e previdenza complementare. A disposizione complessivamente 700 milioni per circa 500.000 operatori delle forze dell’ ordine e delle forze armate, oltre a 100 milioni per la cosiddetta ” specificita’ della professione” ottenuti dopo la manifestazione dei 40.000 poliziotti in piazza a Roma a fine 2009. Unica voce fuori dal coro i
l Cocer dell’ aeronautica, che rappresenta circa 40mila dipendenti, che ha giudicato ”insoddisfacente” l’accordo raggiunto e per questo non l’ ha sottoscritto. In base a una clausola di salvaguardia nell’ambito della contrattazione avra’ per questo cinque giorni di tempo per avanzare dei rilievi alla presidenza del Consiglio. Il Cocer aeronautica fa notare ” il tradimento degli impegni del governo assunti nella chiusura del precedente contratto e coda contrattuale, rimandati sine die in danno assoluto dei giovani rispetto alla proposta di inserire nuove e articolate fasce funzionali nonche’ procedere ad aggiustamenti in tema di indennita’ di missioni e operative”.