Social Media: la sofisticazione alimentare argomento della settimana

Samanta Sarti

Sicurezza Alimentare: allarme coppa marchigiana contaminata da Listeria, olive “verniciate” con solfato di rame e dietrofront del Ministero della Salute sulla cancerosità della carne rossa le notizie online maggiormente condivise e commentate dagli utenti italiani.

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Sono state oltre 22.500 le azioni di engagement compiute dagli internauti italiani intorno alla notizia del salume marchigiano contaminato da Listeria (Fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa). Da Maggio 2015, undici persone hanno contratto la malattia e due sono morte tra le province di Ancona, Pesaro e Macerata. Per questo motivo sono scattate le indagini e Asur, Istituto Zooprofilattico, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute hanno deciso di bloccare la lavorazione e distribuzione della coppa prodotta nel Salumificio Monsano.

La maggior parte dei soggetti adulti in buona salute, dopo il consumo di alimenti contaminati da Listeria, non presenta alcun sintomo, oppure sintomi simili all’influenza o gastroenterite. Il rischio di sviluppare una malattia grave (in particolare sepsi e meningite) è più elevato in anziani e persone affette da patologie che diminuiscano le difese immunitarie, o che richiedano l’assunzione di farmaci immunosoppressori. Nella donna in gravidanza l’infezione può causare aborto o sepsi neonatale.

La seconda notizia della settimana, con più di 20 mila azioni di engagement, ha per tema il maxi sequestro, oltre 85 tonnellate, di olive “verniciate” con solfato di rame, operato dal Corpo Forestale dello Stato. In totale 66 controlli e 39 campionamenti in tutta Italia, 19 persone denunciate e 26 comunicazioni di reato. Il triste primato di denunce spetta alla Puglia, tra i più importanti produttori nazionali: 18 imprenditori e il sequestro di circa 10 tonnellate di olive colorate. Il Solfato di rame è un composto chimico, a base di rame e zolfo, altamente tossico per gli esseri umani. Se ingerito in quantità oltre i limiti consentiti dalla legge può portare alla perdita di conoscenza. Un vero e proprio avvelenamento, i cui sintomi principali sono nausea, diarrea, mal di testa e lesioni agli organi vitali. Durante i controlli, il Corpo Forestale ha scoperto che il composto utilizzato direttamente sulle olive raggiunge i 70 mg/kg, circa il doppio rispetto a quanto consentito dalle normative in vigore.

Minore viralità (poco al di sopra di 14.000), ma tam tam mediatico tuttora in atto, per la terza notizia di scenario sulla Sicurezza Alimentare: il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) ha in parte assolto la carne rossa, e i derivati, dalle pesanti accuse mosse nei mesi scorsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel giudizio scientifico richiesto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Comitato ha ricordato che “l’insorgenza dei tumori è un evento derivante da più fattori di natura individuale, comportamentale e ambientale, tra i quali vanno considerate anche le abitudini alimentari e che l’effetto cancerogeno delle carni è condizionato da abitudini di cottura e trasformazione e che, d’altro canto, la carne costituisce una importante fonte di proteine ad alto valore biologico e di altri nutrienti essenziali per la vita, soprattutto in alcune fasce d’età e condizioni di salute”.

Commento soddisfatto da parte di Francois Tomei, presidente di Assocarni: “Bene il ministro Lorenzin che non si è fatto tirare per la giacchetta da allarmismi”. Tomei ricorda che l’allarme ha danneggiato una