Stroncata organizzazione criminale afgano-pakistana

red

 Cinque persone di origine afgana e pakistana sono state arrestate dal GICO della Guardia di Finanza di Milano in collaborazione con la polizia francese, inglese e belga, per il reato di immigrazione clandestina aggravato dalla trans nazionalità. Al momento dell’arresto, due di questi si trovavano a Milano e Roma. Altri sei afgani, membri della stessa associazione, sono stati arrestati nei giorni scorsi dalle autorità francesi. Si tratta di soggetti residenti nell’interland milanese, sospettati di finanziare il terrorismo islamico attraverso l’immigrazione clandestina, il commercio di documenti di identità falsi nonché del diazepam, una sostanza stupefacente particolarmente diffusa nel nord Europa, Canada e Stati Uniti. Negli ultimi tre anni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato quasi tre milioni di queste pastiglie ed arrestato tre trafficanti di origine pakistana, già condannati dai tribunali europei. Tutto in collaborazione della polizia svedese e norvegese. L’organizzazione criminale sgominata oggi dalle Fiamme Gialle, si serviva anche di “collaboratori” provenienti dall’est Europa. Le indagini hanno ricostruito il percorso che l’organizzazione aveva progettato e realizzato per trasferire i clandestini afgani e pakistani verso diversi Paesi dell’Unione Europea: Belgio, Inghilterra, Norvegia, Svezia e Germania. Inumani i metodi usati dall’associazione per i trasferimenti dei clandestini nelle città del nord Europa. Attraverso la creazione di “punti di raccolta” in Pakistan, gli immigrati venivano trasferiti in Turchia dopo estenuanti giorni di cammino tra boschi e montagne; da qui il trasferimento per l’Italia attraverso la Grecia, a bordo di tir o barconi in pessime condizioni. Il successivo spostamento verso il nord Europa era poi assicurato con lo stipamento dei clandestini in appositi container, alcuni dei quali sono partiti dallo scalo ferroviario di Segrate (MI) e, una volta giunti nel porto di Ostenda (Belgio), sono stati intercettati e fermati in collaborazione con la polizia belga. I finanzieri sono riusciti a salvare la vita ad un immigrato trovato in un container e colpito da arresto cardiaco. I clandestini erano addirittura disposti a trasportare gratuitamente sulla propria persona partite di droga in modo da ottenere dagli organizzatori uno “sconto” sulle tariffe applicate per i trasferimenti, quantificate in circa 6.000 euro. Contestualmente agli arresti, sono in corso alcune perquisizioni nelle province di Milano, Brescia, Varese, Como e Roma.