Oltre 14.000 obiettivi "a rischio" posti sotto il controlo delle forze di polizia, con l’ impiego di circa 18.000 unita’ impegnate nelle diverse tipologie di vigilanza, e 550 persone sottoposte a scorta o a tutela, con servizi che impegnano oltre 2.000 operatori di polizia. Sono le misure decise dal Comitato nazionale dell’ ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’ Interno Annamaria Cancellieri, che "sulla base di un’ approfondita analisi della situazione e delle valutazioni compiute, ha confermato l’ esigenza di mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza, rafforzando i dispositivi di sicurezza nei confronti di obiettivi sensibili e di persone esposte a specifico rischio".
Fermo restando il contingente di 4.250 unita’ delle Forze armate, "saranno utilizzati maggiori unita’ di militari necessarie a soddisfare le esigenze segnalate dalle autorita’ provinciali di pubblica sicurezza". Continuera’ in ogni caso ad essere assicurata "l’ attivita’ di perlustrazione e pattugliamento congiunto alle forze di polizia". Una delle necessita’ emerse dal Comitato al Viminale e’ stata quella di approfondire l’ azione di intelligence e le investigazioni preventive "allo scopo di neutralizzare i rischi di eventuali atti eversivi che possano alimentare momenti di tensione".
Alla riunione hanno partecipato il sottosegretario di Stato, Carlo De Stefano, i vertici nazionali delle forze di polizia, i responsabili delle Agenzie informazioni e sicurezza, interna ed esterna, e il capo di stato maggiore della Difesa. Il Comitato ha affrontato "la situazione della sicurezza sull’ intero territorio nazionale, con riferimento ai recenti avvenimenti che hanno visto coinvolto l’ amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi e numerose sedi di Equitalia. Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando all’ Assemblea nazionale costituente tunisina, ha fatto riferimenti espliciti al tema terrorismo: "La Costituzione italiana – ha detto – ha preservato i beni supremi della liberta’ e della democrazia anche nei momenti piu’ aspri di lotta politica e, infine, di fronte alla sfida mortale del terrorismo interno".