200 milioni di file analizzati in circa 5 anni

la redazione

L’Intelligenza Collettiva, il motore di Panda Security alla base delle soluzioni di protezione cloud, ha analizzato oltre 200 milioni di file dal 2007 a oggi. La tecnologia esclusiva di Panda individua, analizza, classifica ed elimina il 99.4% di tutto il nuovo malware ricevuto ogni giorno dai laboratori di Panda.  Da gennaio a settembre 2011, l’Intelligenza Collettiva ha processato 19.9 milioni di nuovi esemplari di malware, (incluse nuove minacce e varianti di famiglie esistenti), una quantità pari a quella analizzata nei primi dieci mesi dello scorso anno. Il database attuale di Panda Security contiene 81.9 milioni di nuovi esemplari di malware, di cui il 24.2% è stato creato nei primi dieci mesi di quest’anno, dati che dimostrano la capacità dei cyber criminali di automatizzare la creazione di nuove varianti. La quantità media di minacce sviluppate e diffuse ogni giorno è aumentata da 63.000 a 73.000, e il team di esperti tecnici di Panda Security analizza manualmente lo 0.6% di file che non possono essere classificati automaticamente.  L’Intelligenza Collettiva permette di garantire soluzioni di protezione basate su cloud a utenti privati e aziendali, in quanto offre numerosi e significativi benefici, tra cui una diminuzione dei costi pari al 50%, una riduzione del consumo di risorse server e locali e una migliore protezione in tempo reale. Panda Security è stata la prima azienda a proporre, grazie a questa tecnologia, soluzioni basate su cloud, tra cui: – Panda ActiveScan, lo scanner from the cloud nel 2007- Panda Cloud Antivirus (www.cloudantivirus.com) nell’aprile 2009- Panda Cloud Protection nel novembre 2009 

Milioni di utenti in tutto il mondo beneficiano dell’Intelligenza Collettiva e delle sue incrementate capacità di individuazione del malware. La crescente attività dei cyber criminali ha colpito, in modo attivo o latente, il 43.10% dei computer analizzati. Cina (62.6%), Taiwan (53.75) e Turchia (50.6) sono ai primi tre posti nella classifica dei paesi più infetti, mentre l’Italia si trova in undicesima posizione, con il 38.08%.