Beni di lusso e appartamenti con i soldi dello spaccio

Tiziana Montalbano

La Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Rimini, nell’ambito dell’operazione “Dominus”, ha attaccato i patrimoni illeciti di pregiudicati residenti nella provincia di Rimini e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, sottoponendo a sequestro tre appartamenti, tre garages, cinque auto di lusso, tre moto di grossa cilindrata, arredamenti di pregio e denaro contante per un valore di oltre un milione e mezzo di euro. Il primo sequestro con immediata confisca è stato effettuato in danno di G.A. di anni 53, rinviato a  giudizio per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Immediatamente sono scattate le indagini patrimoniali e bancarie che hanno permesso di sottoporre a sequestro 28.000 euro derivanti dalla commissione dell’illecita attività. Il secondo sequestro è stato operato in danno di due coniugi di Rimini pregiudicati. L’attività investigativa ha rilevato che F. V. aveva fittiziamente intestato a moglie e figlia beni per un valore di oltre unmilione di euro al solo fine di eludere le disposizioni emanate per contrastare la ricettazione e il riciclaggio e le misure di prevenzione patrimoniali. Il terzo sequestro è stato operato in danno di P. E. e C. G., pregiudicati di nazionalità albanese, da anni residenti nella provincia di Rimini, dediti abitualmente alla commissione di reati di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini svolte hanno permesso di rilevare che i due, sebbene non avessero mai percepito e dichiarato redditi,  erano gli effettivi proprietari di beni mobili di lusso fittiziamente intestati alle coniugi per eludere le disposizioni di legge in materia di riciclaggio. I soggetti, per sottrarsi alle indagini, si erano procurati un costosissimo apparecchio elettronico in grado di rilevare la presenza di microspie ambientali posizionate all’interno di veicoli e immobili.