Equitalia presenta i risultati: quasi un miliardo al fisco

Valentina Parisi

Equitalia, la nuova società di riscossione dello Stato, ha presentato ad Avezzano i propri risultati sul “recupero crediti” del Fisco. Nel 2007 l’incasso delle somme che gli evasori devono allo Stato, è cresciuto del 34 % raggiungendo quota 6,7 miliardi di euro. Piccoli e grandi evasori, per ognuno un diverso trattamento e, una “squadra speciale” è stata allestita da Equitalia per gli evasori-vip con il quale la società ha incassato 859 milioni di euro: si tratta del 18% dell’intero incasso del totale dei ruoli erariali. Cambiamenti nell’azione alla caccia degli evasori arrivano proprio dalla nuova società che si prefigge l’obiettivo di diminuire gli esattori privati pronti a fermare l’automobile o a pignorare il divano di casa o la stessa abitazione per un rapporto diverso con il contribuente. L’obiettivo sembra già raggiunto, infatti si registra una diminuzione del 10% delle ipoteche.
Silvio Nobili, delle relazioni esterne di Equitalia ha illustrato gli obiettivi e i principi della società.
D- In che modo Equitalia si confronta con il contribuente, e qual è la modalità d’azione adottata da Equitalia?
R- Il rapporto con il contribuente si differenzia in base al tipo di contribuente e al tipo di debito che ha questo contribuente. Per i piccoli contribuenti abbiamo messo da parte le attività aggressive di coazione e di procedure esecutive, abbiamo ridotto l’utilizzo delle ipoteche e dei pignoramenti immobiliari. Per quanto riguarda invece i grandi contribuenti, sono quelli su cui noi abbiamo puntato, anche perché c’è una vera e propria concorrenza sleale che può esserci tra imprese che si basa sulla banca riscossione, nel senso che non pagare le tasse è ovvio che è un onere in meno per l’impresa che evade, rispetto all’impresa che le paga. Abbiamo semplicemente cercato di affermare dei principi di trasparenza e serenità sia con i piccoli debitori sia che con i più grandi.

D- Cosa si intende per “evasori-vip”?
R- E’ una semplificazione giornalistica, per noi sono le fasce su cui abbiamo puntato il 18% dei casi, cioè quella fascia di riscosso che và oltre i 500 mila euro e che riguarda 606 posizioni riscosse lo scorso anno che vanno dai 500 mila euro a oltre i 5 milioni di euro, per ben 23 posizioni.

D- Qual è, se c’è, una soluzione per evitare che molti contribuenti vincano i processi oppure beneficino di condoni e patteggiamenti?
R- La soluzione è quella indicata dal nostro amministratore delegato, ovvero la trasparenza e la flessibilità nei confronti dei cittadini e soprattutto l’utilizzo di strumenti come la rateizzazione, che è stata aumentata di valore temporale fino a 6 anni. Ma riveste grande importanza anche l’azione continuata e radicata a livello territoriale. Infatti Equitalia si compone di diverse società agenti che pian piano vengono incorporate dalle ex concessionarie private e vengono fuse con queste. Siamo passati dalle 38 società dello scorso anno alle 31 di adesso, puntando a portarle a 21 entro la fine dell’anno. Quindi un’azione territoriale, continuata, e di flessibilità, perché Equitalia non deve essere visto come l’ente che deve riscuotere ad ogni costo per far chiudere le imprese pur di riscuotere. E’ un ente giusto e anche “gentile”.