Missioni internazionali, verso un’intelligence unica

red

Si fa sempre più realistica l’ipotesi di un servizio unico di intelligence militare dedicato esclusivamente alle missioni internazionali. Da quando il ministro La Russa ha manifestato l’intenzione di costituirlo i segnali vanno tutti in questa direzione. Come per esempio la necessità di sviluppare e completare la capacità Humint del battaglione Aquileia con una ricerca "straordinaria di personale" operativo resa nota nei giorni scorsi dallo stato maggiore dell’Esercito. Per i non addetti ai lavori il battaglione Aquileia fornisce pura attività di intelligence (Humint). Finora ha operato e continua a operare tutte le missioni in cui sono impegnati i militari italiani. Con una circolare diramata lo scorso 8 marzo, lo stato maggiore dell’Esercito ha avviato la ricerca del personale da integrare nella unità con base ad Anzio. Si tratterebbe di una unità specialistica composta da dieci ufficiali (di cui un capo addetto alla logistica e uno alla sezione operazioni e addestramento), 15 sottufficiali (dei quali 5 sergenti addetti alla ricerca informatica) e 20 volontari. Il personale che chiederà di far parte del battaglione Aquileia dovrà essere super specializzato. Tra i requisiti, infatti, a tutti vengono richieste in particolare la conoscenza di una lingua rara come il serbo-croato, l’albanese, il russo, l’arabo, il farsi-persiano, ma anche la frequenza di un corso Humint, anche all’estero. Ma, soprattutto, la capacità di sopravvivenza in ambiente ostile. E infine, i volontari devono dimostrare la capacità di impiegare strumenti informatici. Il tredicesimo battaglione Aquileia non sarà al completo prima del 30 settembre prossimo quando saranno emanati i provvedimenti di impiego. Come detto, la base operativa sarà ad Anzio, dove sono raggruppate tutte le unità di guerra elettronica appartenenti all’Esercito italiano. Dunque, seppure frammentati tra reparti e battaglioni, l’intelligence militare sgomita, per la gioia del ministero della Difesa che finora può contare soltanto sul lavoro del Ris, il reparto informazioni e sicurezza che raccoglie gli 007 di tutte le forze armate. Prima che il governo Prodi con la legge 124 riformasse i servizi di sicurezza, dipendeva dal ministero della Difesa anche il Sismi, poi transitato alle dipendenze della presidenza del consiglio dei ministri con il nuovo nome di Aise, oggi diretto dal generale Adriano Santini, nominato agli inizi di febbraio.