Nocs, Sicut Nox Silentes

Riccardo Fraddosio

Celebrato stamattina il trentesimo anniversario del nucleo operativo centrale di sicurezza. Alla cerimonia commemorativa erano presenti il ministro dell’Interno Maroni e il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il quale, nel suo lungo intervento, ha raccontato i motivi che nel 1978 lo spinsero alla richiesta della costituzione di un nucleo operativo capace di fronteggiare le problematiche dell’eversione e del crimine organizzato. “Servivano reparti speciali in grado di essere silenziosi come la notte” ha spiegato il presidente Cossiga, citando quello che, da sempre, è il motto del Nocs: sicut nox silentes. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha riaffermato l’impegno con cui il suo ministero segue questo reparto in termini di risorse finanziarie, e ha ringraziato tutti coloro che sono pronti a “mettere a repentaglio la propria esistenza” per la causa della comunità nazionale. Lunghi e appassionati interventi anche da parte di Gropuzzo, direttore del Nocs, e del capo della Polizia, Antonio Manganelli, il quale ha ricordato “chi ha portato avanti e valorizzato questo reparto” e chi non c’è più, come l’unico caduto del Nucleo, la medaglia d’oro al valore civile Simone Donatoni.  Nonostante la pioggia e il vento è stata eseguita anche una dimostrazione operativa durante la quale alcuni Nocs si sono calati da un elicottero e hanno scalato il muro del palazzo della scuola tecnica di polizia, mentre veniva issato lo stendardo del trentesimo anniversario del Nucleo operativo centrale di sicurezza. Quella del Nocs è stata ed è tuttora una risorsa umana e militare indispensabile alla causa della comunità, protagonista della cattura dell’attentatore di Londra nel 2004 e di esponenti delle nuove Br nel 2007, così come della celebre liberazione del generale statunitense Dozier e della lotta al terrorismo e all’anonima sequestri. A testimoniarlo è stato proprio un rapito, l’industriale Dante Belardinelli: “Il tempo durante la segregazione non passava mai” ha raccontato, “e le giornate sembravano essere costituite da sessanta ore”. Alla domanda sul suo salvataggio da parte del Nocs, commosso, ha risposto: “sono veramente delle persone da ammirare”.