SAPPE: "Basta. Manifestazione a Roma il 18 e 19 aprile"

redazione

Torna alta la tensione nelle carceri, almeno dalla parte della Polizia Penitenziaria. In poche ore diversi gli Agenti aggrediti, da Nord a Sud. “Alessandria, Firenze Sollicciano e Caltanissetta solamente oggi. Ma nei giorni scorsi gravi violenze contro i Baschi Azzurri del Corpo si sono verificate anche a Taranto, Monza, Matera e Saluzzo. Viaggiamo al ritmo di una al giorno, segno tangibile che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente  in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici”, denuncia il Segretario Generale del Sindacato Autono Polizia Penitenziaria SAPPE Donato Capece.

Ed è intendimento del SAPPE dare vita ad una clamorosa manifestazione di protesta per il 18 e 19 aprile prossimi a Roma, davanti al carcere di Rebibbia, in occasione dell’evento conclusivo degli Stati generali dell’esecuzione penale a cui parteciperanno, tra gli altri, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

“Le carceri scoppiano, ma per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di violenze assurde e ingiustificate, favorite anche dal sistema della vigilanza dinamica, che vuole meno ore i detenuti in cella senza però che facciano alcunchè. Le idee e i progetti dell’Amministrazione Penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati, così come l’ipotesi di creare un Corpo di Giustizia che a nulla serve se non a ingenerare confusione su confusione ed a creare evidentemente poltrone per chi poliziotto non è”, denuncia ancora Capece.

Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento da quando vi sono vigilanza dinamica e regime aperto per i detenuti. E nonostante la Polizia Penitenziaria sia carente di 8mila Agenti in organico la Legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l’assunzione di almeno 800 nuovi Agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione. Manifesteremo anche per questo, il 18 e 19 aprile prossimo davanti al carcere di Roma Rebibbia. Non contro il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che stimiamo, ma per portare l’ira e le urla di rabbia di chi ogni giorno rischia di essere aggredito e ferito perché rappresenta lo Stato nella prima linea delle sezioni detentive, gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.

Erano 52.846 i detenuti presenti nelle carceri italiane il 29 febbraio scorso: 50.698 gli uomini, 2.148 le donne. 17.679 gli stranieri ristretti, per una percentuale del 34% dei presenti.