Smart technology e device: ecco i vincitori del Premio Merck in Neurologia

redazione

Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato oggi i vincitori della IV edizione del Premio Merck in Neurologia, patrocinato, anche quest’anno, dalla Società Italiana di Neurologia (SIN).

L’edizione 2019 ha avuto come tema centrale il miglioramento del benessere psicofisico della persona con Sclerosi Multipla (SM) inteso, a titolo di esempio, come attività fisica, ricreativa, svago, alimentazione.

Una persona con SM, malattia con decorso cronico e progressivamente invalidante, in base al livello di disabilità, può vedere significativamente limitate le possibilità di svago e l’attività fisica.

“La fatica è uno dei principali sintomi della SM e rende più difficile svolgere anche le normali attività quotidiane, come andare a fare la spesa, uscire a cena, cucinare, e lavorare al computer – dichiara il Prof. Gian Luigi Mancardi, Past President della Società Italiana di Neurologia e Presidente della Commissione. Non va sottovalutato, inoltre, l’impatto psicologico: può diventare infatti più difficile prendere parte a serate con gli amici, andare a concerti o al cinema, con un conseguente impatto negativo sull’umore e rischio di isolamento e solitudine. Iniziative come il Premio Merck in Neurologia sono molto importanti perché consentono lo sviluppo di idee e progetti innovativi, non strettamente legati a terapie farmacologiche, che migliorano notevolmente la qualità di vita delle persone con SM”.

La Commissione ha deciso di assegnare i due premi, ciascuno del valore di € 40.000, al progetto MS+U sulla Riduzione dei sintomi caldo-correlati e miglioramento della salute psicofisica nelle persone con SM utilizzando la tecnologia digitale proposto dal Professor Paolo Manganotti e dal Dottor Alex Buoite Stella, del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste e al progetto MIND4MS (Mindfulness Innovative Device-assisted For Multiple Sclerosis patients) ideato dal Dottor Fioravante Capone del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. I premi sono stati assegnati in base a ben definiti criteri di fattibilità, innovatività, applicabilità, attinenza al tema del bando e per le ripercussioni sulla persona con Sclerosi Multipla in termini di qualità di vita e di convivenza con la patologia.

 

I progetti vincitori

MS+U (Riduzione dei sintomi caldo-correlati e miglioramento della salute psicofisica nelle persone con SM utilizzando la tecnologia digitale)

Obiettivo del progetto, ideato dal Professor Paolo Manganotti e dal Dottor Alex Buoite Stella, del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste, è quello di contrastare l’aumento della temperatura corporea che può provocare un peggioramento dei sintomi, tra cui la fatica, fornendo indicazioni specifiche e personalizzate per ridurre il rischio della comparsa dei sintomi caldo-correlati, dovuti sia alle condizioni ambientali sia all’aumentato dispendio metabolico durante l’attività all’aria aperta o durante l’attività fisica. Il sistema si basa su un’applicazione per dispositivi mobili in grado di stimare, sulla base di alcuni parametri (tra cui il tipo di abbigliamento, le condizioni ambientali e il tipo di attività intrapresa), l’aumento di temperatura corporea nei 30 minuti successivi. Il sistema MS+U si propone dunque come supporto per tutti gli utenti con SM che, con l’aumento della temperatura vedono compromesso il loro benessere psicofisico, aiutandoli a riconquistare il diritto all’attività fisica e ad una piena autonomia in tutte le condizioni ambientali.

Il progetto MIND4MS (Mindfulness Innovative Device-assisted For Multiple Sclerosis patients) è stato ideato dal Dottor Fioravante Capone del Policlinico Unversitario Campus Bio-Medico di Roma per promuovere il processo di accettazione della malattia e migliorare lo stato di benessere psicofisico della persona con SM, partendo dalla Mindfulness, una delle tecniche di psicoterapia cognitivo-comportamentale più utilizzata. Questa tecnica prevede un’educazione della persona verso una nuova attitudine meditativa, concentrata sul presente e sugli stimoli interni per aumentare il senso di controllo. Il progetto prevede l’utilizzo di un device che capti i segnali corporei (come la contrazione dei muscoli masticatori, la frequenza cardiaca e respiratoria, la quantità di movimenti effettuati), espressione dello stato di tensione/rilassamento della persona che lo utilizza e che permetta di usufruire dei benefici della Mindfulness nella vita quotidiana, in autonomia, anche senza la presenza costante del terapista. I parametri vengono trasformati dal device in segnali acustici e visivi che variano per tipologia e intensità in base al livello di tensione/rilassamento della persona. Ad esempio, una persona in tensione percepirà il rumore della pioggia battente di un temporale mentre una volta raggiunti livelli di attività mentale vicini a quelli meditativi percepirà la quiete e il cinguettio degli uccellini. Dopo un breve training, il paziente potrà effettuare quotidianamente questi esercizi per un periodo di 8 settimane, visualizzare i propri progressi e pianificare ulteriori obiettivi di miglioramento, condividendo i risultati raggiunti, tramite una App, con gli specialisti di riferimento (neurologo e psicologo).

 

“I progetti selezionati possono avere un forte impatto sulla qualità di vita della persona con SM, considerando che questa patologia è fortemente influenzata delle condizioni climatiche e psicofisiche – dichiara la Dottoressa Roberta Amadeo, persona con SM componente del CdA FISM, e membro della Commissione del Premio. La persona con SM deve fare i conti con sintomatologie diverse e bizzarre nella loro manifestazione e questi progetti sembrano consentirne una migliore gestione”.

 

Realizzando iniziative come il Premio Merck in Neurologia, Merck conferma il proprio impegno costante nel rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti dei pazienti:

“I pazienti sono da sempre al centro dei nostri progetti – sottolinea Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia. Il nostro impegno è da sempre indirizzato al miglioramento della loro qualità di vita e siamo certi che le digital technologies possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo, insieme alle soluzioni terapeutiche, alle iniziative di informazione ed educazione alla salute ed ai servizi ad alto valore aggiunto”.
“Siamo davvero soddisfatti dei progetti proposti per questa quarta edizione del Premio Merck in Neurologia – conclude Andrea Paolillo, Medical Affairs Director di Merck in Italia –. Il benessere psicofisico è un tema molto ampio, anche particolarmente sentito dal paziente e, grazie alle innovazioni tecnologiche, si possono sviluppare soluzioni declinate sulle diverse esigenze e sui diversi livelli di disabilità. Il nostro augurio è che lo sviluppo delle proposte selezionate proceda rapidamente in modo che le persone con SM possano presto utilizzarle”.