Lo scioglimento dei ghiacci nell’ Artico equivalge a 20 anni di produzione di anidride carbonica da parte dell’ uomo: è quanto afferma l’ esperto ambientale dell’ Università di Cambridge, professor Peter Wadhams, alla Bbc. I ghiacci riflettono più luce solare in mare aperto, agendo come un parasole. La perdita del ghiaccio artico, attualmente al suo livello più basso, è soggetta a un maggiore assorbimento dei raggi solari ed è – secondo il professore Wadhams – "l’ equivalente di circa 20 anni di Co2 supplementare prodotta dall’ uomo". La calotta polare artica – insiste l’ esperto – sta "cadendo nel dimenticatoio". Nel 1980 i ghiacci nell’ Artico in estate rappresentavano circa il 2% della superficie terrestre. Da allora il manto ghiacciato ha quasi dimezzato la sua estensione, mentre il suo volume si è ridotto a un quarto di quello che era: "E’ veramente il preludio al suo tracollo finale", ha concluso Wadhams.
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