Si sente parlare spesso di falsi professionisti che esercitano senza essere in possesso dell’abilitazione. Certo, colpisce che, oltre a fregiarsi di un titolo che non spetta, ci si possa pure occultare completamente al Fisco, sperando di farla franca. Per fortuna, l’impegno delle Fiamme Gialle è massimo nella lotta all’evasione, ed oggi ancor più in un’ottica investigativa, di polizia economico-finanziaria, connotata da trasversalità nei diversi settori oggetto di controllo. Così, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine, valorizzando la conoscenza della realtà del territorio e specifiche abilità acquisite nell’incrocio delle risultanze di diverse banche dati in dotazione, ha scoperto che un soggetto di origine siciliana, residente in area adiacente al capoluogo, si arrogava abusivamente del titolo accademico di "dottore in giurisprudenza", tanto da riuscire ad accreditarsi presso varie società friulane, curandone gli interessi e l’amministrazione. Non solo. Il falso professionista, oltre a "dimenticare" di non essere in possesso della laurea, aveva trascurato di presentare la dichiarazione dei redditi sin dall’anno 2000. Dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle udinesi , è emersa, ad oggi, un’evasione di oltre 219mila euro ai fini delle imposte sui redditi, di quasi 44mila euro ai fini dell’I.V.A., e di circa 182mila euro quale base imponibile I.R.A.P.. Non pago dei profitti conseguiti e non dichiarati al Fisco, l’evasore finto laureato, in virtù dello status di "disoccupato – nullatenente", era riuscito nel tempo , quale prestazione sociale agevolata , ad ottenere il rimborso dei canoni di affitto relativi all’immobile in cui viveva con la propria madre. La scelta di sottrarsi al dovere contributivo, in sostanza, gli procurava un duplice vantaggio: sia per le imposte dovute e non versate, sia per l’indebito beneficio di prestazioni sociali. Servizi del genere, a salvaguardia del corretto svolgersi dei rapporti economico-sociali, sono condotti con costanza dalla Guardia di Finanza udinese, per scongiurare manovre illecite a danno del bilancio dello Stato e/o degli Enti locali, e nell’ottica di evitare che incrementi della spesa pubblica, causati da condotte fraudolente come quella del fasullo “dottore in giurisprudenza”, portino a maggiori esborsi e tassazioni a carico di tutti i cittadini onesti. Grazie all’azione delle Fiamme Gialle, vengono, dunque, conseguiti più obiettivi: maggiori entrate dal recupero delle somme evase, ed il rafforzamento dell’effetto di deterrenza dei controlli, soprattutto perseguendo chi si è reso responsabile di gravi comportamenti in violazione della legge.
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