“Non esistono formulazioni farmaceutiche adatte al peso e all’età dei bambini” – precisa Benini – “ma con l’opportuna competenza possono comunque essere utilizzati tutti i farmaci utili al controllo del dolore che, invece in area pediatrica, sono ancora poco impiegati. È fondamentale migliorare la situazione, perché una sofferenza non adeguatamente trattata può influenzare il comportamento psicologico del bambino e anche la sua soglia del dolore, con conseguenze in età adulta”. ”Un primo questionario distribuito ai medici” – spiega Marta Gentili – , presidente di Vivere senza dolore, “mostra che l’incremento nella registrazione del dolore in cartella clinica, dopo la legge, ha interessato solo il 41,9% dei centri. Ma a distanza di un mese, una nuova rilevazione ha evidenziato che aver spostato l’attenzione sul problema, mettendo a disposizione delle pediatrie, algometri specifici, ha fatto aumentare la misurazione del dolore nell’84,3% dei reparti”
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