Alcol: una “pubblicità regresso” contro l’abuso tra i giovani

Tiziana Montalbano

Contro la moda dello sballo e dell’alcol, soprattutto da parte dei giovani (ne abusa un minore su cinque, secondo i dati diffusi ieri dal ministero del Welfare e della Salute), le Acli scendono in campo con una “pubblicità regresso”, una campagna di comunicazione sociale che utilizza gli stereotipi della comunicazione commerciale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi sociali più scottanti. Il venerdì e sabato notte avvengono ogni anno in Italia circa undicimila incidenti stradali. "Niente cretini, niente festa" è l’head line della finta pagina pubblicitaria che compare nel numero di ottobre di "Aesse", la rivista associativa delle Acli, in collaborazione con l’agenzia Scrittura.org. Un giovane mostra con fare spregiudicato la bottiglia che tiene in mano, ma sull’etichetta c’è scritto provocatoriamente: "Cretini". "Un bicchiere per sentirsi spiritoso – si legge – Un secondo per sentirsi importante. Un terzo per sentirsi perso. L’ultimo prima di sfrecciare via in auto". Quindi la domanda: "A chi farai la festa stanotte?".