Approvato al Senato il decreto sulla sicurezza stradale che ora passa alla Camera.

Massimo Scambelluri

Oggi l’assemblea di Palazzo Madama ha dato il primo via libera al decreto legge sulla sicurezza stradale che era stato varato dall’esecutivo lo scorso 3 agosto per fronteggiare l’emergenza incidenti e per aumentare la sicurezza nella circolazione. Il decreto prevede, tra l’altro, maggiori controlli e l’inasprimento di alcune pene, come nel caso della guida senza patente. Il dl passa ora alla Camera che dovrà convertirlo in Legge entro il 3 ottobre. Carmelo Lentino, portavoce della campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera ‘BastaUnAttimo’ promossa da Assogiovani e Forum Nazionale Giovani ha così commentato: "Il via libera da Palazzo Madama al decreto legge sulla sicurezza stradale, varato dall’esecutivo lo scorso 3 agosto e’ un passo fondamentale per arrivare il prima possibile ad interventi concreti necessari per la sicurezza. La maggiore rigidita’ sulle misure di sicurezza e’ una risposta adeguata. Il decreto – sottolinea Lentino – ci mette al passo con gli standard europei sulla prevenzione dell’emergenza degli incidenti mortali su strada. Da sottolineare le modifiche apportate all’articolo 5 che punisce la guida in stato ebbrezza o sotto effetto di droga. In precedenza c’era una sanzione uguale per un tasso alcolico compreso tra 0,5 e 1,5 grammi per litro; ora si e’ introdotto un limite intermedio di 0,8. Importanti ritengo siano anche l’introduzione di pene alternative con svolgimento di servizi sociali in istituti dove sono ricoverati vittime di incidenti stradali. Gli adeguamenti fatti con la previsione di maggiori controlli e l’inasprimento delle pene in materia di sicurezza stradale erano necessari -conclude Lentino- soprattutto dopo le continue tragedie che si sono verificate durante l’estate. Ora auspico una rapida conclusione dell’iter affinché le disposizioni diventino legge" Soddisfatto anche il presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, la verde Anna Donati, "La Commissione Lavori pubblici – dichiara – ha lavorato molto intensamente nel mese di luglio, i primi giorni di agosto, ed anche alla ripresa dei lavori a settembre, sui provvedimenti in materia di sicurezza stradale. C’è stato un grande impegno da parte di tutti, maggioranza, governo ed opposizione tutti egualmente consapevoli della gravità della situazione che permane sulle nostre strade e della necessità di adeguare il codice della strada alla prevenzione e repressione di comportamenti pericolosi per tutti gli utenti della strada". "In Commissione – continua la presidente – maggioranza, opposizione e governo hanno concordato di procedere alla discussione e votazione prioritaria dei sei articoli, contenuti nel decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 3 agosto, e riferiti ai seguenti temi: guida senza patente; limitazioni alla guida per i neopatentati; velocità dei veicoli con sanzioni molto più robuste; disposizioni restrittive sull’uso dei cellulari durante la guida; maggiori sanzioni e restrizioni per la guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; infine norme per promuovere la consapevolezza dei rischi di incidente stradale in caso di ebbrezza". Il senatore Francesco Storace, segretario nazionale de la Destra, ha presentato un emendamento contro l’indulto preventivo in tema di sicurezza stradale. L’arresto per chi guida senza patente, rappresentando quindi un pericolo per la societa’, era stato infatti sostanzialmente indultato nel testo all’attenzione del Senato dalla norma che prevedeva che la sanzione scattasse solo nel caso di reiterazione della violazione. Il governo, dopo l’intervento di Rifondazione Comunista, che ha apprezzato l’emendamento Storace, ha accettato di riformularlo e, quindi, l’arresto scattera’ gia’ alla prima violazione della legge, in caso di guida senza patente (incluse le situazioni di revoca)."Sono soddisfatto del largo consenso dell’Aula – ha dichiarato Francesco Storace – perche’ e’ prevalso il buonsenso rispetto all’ipotesi originariamente prevista". Critica Forza Italia. Il Senatore Luciano Malan sottolinea che “Limitandosi alle marche italiane, 300 modelli su 404 in produzione sono cosi’ off limits per i giovani, incluse tutte le 500, tutte le Alfa Romeo, tutte le Stilo, 15 dei 24 modelli di Lancia Y, 9 delle 12 Bravo, la meta dei modelli di Punto e Musa. Il ministro Bianchi ha piu’ volte sostenuto che le 500 non sono escluse dal divieto, ma i giornali specializzati -spiega Malan- parlano chiaro: 51 kW di potenza e danno un rapporto di 58,9, ben sopra il limite imposto. Come ulteriore beffa, le norme entreranno in vigore solo per le patenti di guida conseguite da febbraio 2008, cioe’ con esercitazioni piu’ accurate ed esami piu’ severi, mentre chi ha una patente vecchia e meno qualificante potra’ guidare anche la Ferrari. Un vero capolavoro di irrazionalita’ e di disattenzione per le famiglie e i giovani per i quali l’acquisto di un’auto anche usata, e’ una spesa pesante, cioè la maggior parte. Ho presentato emendamenti ragionevoli, come anche i senatori Cicolani e Thaler, ma il buon senso e’ uscito sconfitto dall’ Aula”