Si chiama Coyote, costa 200 euro, ed è il primo sistema in grado di informare in tempo reale sulla presenza ed il posizionamento di tutti i tipi di autovelox fissi, telecamere ai semafori e Tutor. Non solo: questo strano apparecchio è in grado anche di segnalare la presenza degli autovelox mobili grazie alla sua innovativa tecnologia. Il Coyote infatti punta tutto sul principio di community: grazie alle segnalazioni degli utenti il sistema si aggiorna continuamente e permette uno scambio interattivo di informazioni su tutor, autovelox fissi e mobili, telecamere semaforiche e zone a rischio. Detto questo, la domanda nasce spontanea: ma è legale tutto questo? "Assolutamente si – spiegano alla Coyote che, anzi, puntano tutto sulla sicurezza – anzi il nostro sistema avverte anche in caso di superamento del limite di velocità imposto e poi all’ingresso del tratto stradale controllato dal Tutor fornisce precise indicazioni relativamente al limite di velocità in vigore, alla velocità media e istantanea". Spiegano alla Coyote, "il nostro sistema è pensato per coloro che adottano un atteggiamento responsabile alla guida e intendono rafforzarlo ulteriormente con il supporto delle nuove tecnologie. Coyote infatti – continuano i tecnici – aiuta il conducente a mantenere l’attenzione sempre focalizzata sulla guida". Coyote è semplicissimo da usare perchè avverte quando l’auto sta per transitare in una zona dove, nelle precedenti 3 ore, è stata segnalata la presenza di un autovelox mobile. Con un semplice click poi l’automobilista potrà segnalare a sua volta la presenza di un autovelox mobile. Per fare tutto questo Coyote si aggiorna automaticamente circa la posizione di autovelox fissi, tutor e zone a rischio. Il cliente si deve abbonare a un servizio (costa 12 euro al mese) e il gioco è fatto visto che per il resto il sistema utilizza la tecnologia GPS per localizzare il veicolo e segnalare all’utente le informazioni rilevanti. Gli utenti però devono fare attenzione: per ora Coyote può essere utilizzato in Italia, Gran Bretagna, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Olanda e Lussemburgo. In Germania e in altri Paesi è vietato dalla legge. Intanto cominciano ad arrivare le prime prese di posizione su questo dispositivo: "Al di là della legalità o meno del Coyote – spiegano all’Asaps, associazione amici polizia stradale – siamo convinti che tutto questo non serva alla sicurezza stradale, una foglia di fico sotto la quale sono in troppi a volersi rifugiare. Questo sta diventando il paese dei Pit Stop. L’autovelox, fra cartelloni di preavviso, macchine della polizia in vista e coyote vari, sorprenderà solo gli eterni distratti".
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