Autostrade, il bilancio di due anni di Tutor

Massimo Scambelluri

A poco meno di due anni dalla sua introduzione, è tempo di bilanci per il Tutor, il sistema di rilevazione automatica della velocità media dei veicoli sviluppato da Autostrade per l’Italia, e messo a disposizione della Polizia Stradale. L’impianto, omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è dotato di sensori in grado di monitorare la totalità del traffico in transito su un determinato tratto autostradale. Le telecamere, poste sui cavalcavia o sui portali della messaggistica variabile, nelle due sezioni di start e stop rilevano ora di transito, targa e tipo di veicolo su percorsi di lunghezza variabile tra i cinque e i trenta kilometri, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, poiché i dati relativi ai veicoli che hanno rispettato i limiti di velocità vengono immediatamente eliminati. Il Tutor inoltre funziona in tutte le condizioni atmosferiche, anche quelle che normalmente rendono difficile l’uso delle apparecchiature mobili. Secondo un primo bilancio stilato dalla Consulta per la qualità e la sicurezza del servizio, promossa da Autostrade insieme a varie associazioni di consumatori, risulta che, dall’introduzione del sistema sulle strade italiane, il numero di incidenti si è ridotto di oltre il venti per cento mentre il tasso di mortalità è sceso fino al quaranta. “I dati confermano che l’alta velocità è tra le prime cause di incidenti – ha dichiarato Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori amici Polizia Stradale) –. Le velocità medie, nei tratti monitorati, sono diminuite di circa sedici kilometri orari, mentre quelle di punta, sono scese di ventitrè”. Le telecamere intelligenti del Tutor, annunciate da un’apposita segnaletica di preavviso, hanno la funzione di deterrente e, a differenza di quelle dell’Autovelox, rendono molto rapidi i tempi di notifica: i trasgressori infatti ricevono il verbale dopo soli venti giorni dall’infrazione. Il sistema è attualmente attivo su oltre 1.180 kilometri di rete autostradale ed è già presente sulla A1, A4, A13, A14 e A26, ma Autostrade sta già lavorando alla realizzazione di altri mille kilometri di copertura, che saranno ultimati entro la fine del 2008. “Il controllo automatico della velocità – ha dichiarato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, nel corso di una recente conferenza stampa – affranca da tale compito la Polizia Stradale, che può essere così impiegata in altri servizi dove è invece fondamentale l’intervento umano, come il soccorso, il rilevo di incidenti stradali e i controlli sul trasporto di merci pericolose. Questo primo bilancio – ha aggiunto – dimostra l’efficacia dell’idea e non va considerato un traguardo, ma un punto di partenza per continuare a tutelare la sicurezza di milioni di automobilisti”.