Carta d’Identità Elettronica: sicurezza e privacy garantite?

Veronica Molese

Il 1° gennaio 2008 la Carta d’Identità Elettronica diverrà obbligatoria per tutti. Ma quali sono gli effettivi vantaggi di questo nuovo documento rispetto al vecchio cartaceo? E, soprattutto, quali sono le misure predisposte in termini di tutela e sicurezza dei dati dei cittadini? Per soddisfare queste legittime curiosità e per chiarire eventuali dubbi abbiamo rivolto alcune domande a Gian Enrico Zamboni, marketing manager della Hal Service, azienda che si occupa di tutti i servizi propedeutici all’emissione della Carta, delle postazioni per l’emissione della Carta stessa e della manutenzione. La Hal Service è inoltre stata la prima azienda in grado di ideare un applicativo Web per la redazione del Piano di Sicurezza per l’emissione della Carta di Identità Elettronica.

– Dottor Zamboni, può spiegarci l’importanza del nuovo documento elettronico ed i vantaggi rispetto al vecchio documento cartaceo?
La C.I.E. è un supporto intelligente perché capace di archiviare informazioni personali, come la firma e la fotografia in formato elettronico, grazie al microchip e alla banda ottica installate a bordo.
Il vero punto di forza a suo favore, che permetterà di non rimpiangere la vecchia Carta, non è il suo formato tascabile ma piuttosto la sua nuova funzione di strumento di Comunicazione.
Cercherò di spiegarmi meglio. Fino a poco tempo fa le comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e Cittadino avvenivano in una sola direzione, ovvero dallo Stato al cittadino attraverso i siti Internet istituzionali oppure su carta stampata o attraverso affissioni. Questo processo ha sempre rappresentato per il cittadino una comunicazione subita e passiva. Con la nascita della C.I.E. e la possibilità per la P.A. di riconoscere in modo certo il cittadino anche attraverso la rete Internet, la comunicazione si trasforma da unidirezionale in bidirezionale. Chiunque sia in possesso di una carta di identità elettronica, infatti, potrà accedere, anche a distanza e senza la propria presenza fisica negli uffici pubblici, ad una serie di servizi presso tutti i Comuni d’Italia come il tracking delle proprie pratiche, il recupero di informazioni personali ed altri servizi ancora. Quelle appena citate sono solo le potenzialità già parzialmente realizzate e pensate, legate alla nuova carta, ma, in realtà, esistono già nuove proposte che spingeranno il nuovo documento a sostituire ed incorporare anche Passaporto, Patente e Tessera Sanitaria.

– Pensa che la C.I.E. possa garantire con sicurezza la tutela dei dati personali e sensibili dei cittadini?
Personalmente ritengo che dal punto di vista sicurezza e tutela dei dati, la nuova C.I.E batta di gran lunga il vecchio documento cartaceo per una serie di motivi che cercherò di riassumere.
L’utilizzo della vecchia Carta era espressamente “a vista”, ciò significava e significa tuttora che, alla richiesta di esibizione della Carta, ad esempio da parte di un rappresentante delle Forze dell’Ordine, il riconoscimento avvenga attraverso un confronto tra fotografia e viso della persona interessata. Nel caso di falsificazione, l’unico mezzo per la verifica effettiva è la sensibilità dell’operatore di pubblica sicurezza. La C.I.E al contrario può essere utilizzata per un riconoscimento non solo “a vista” ma anche digitale, attraverso dei lettori messi a disposizione delle Forze dell’Ordine e di tutti gli Enti che ne avranno necessità. Per questa ragione con la nuova carta, al momento dell’emissione presso il Comune, viene creato un cartellino elettronico che confluisce in una Banca Dati attestata presso il Ministero dell’Interno. Questo aspetto, unito al il fatto che il documento incorpora un codice univoco, fa sì che sia impossibile falsificare la Carta. In caso di smarrimento poi, attraverso una normale denuncia, la carta viene inserita in una “black list” immediatamente visibile a tutte le forze di polizia interessate, bloccandone l’utilizzo digitale.
Banalmente la C.I.E può essere immaginata come una Carta di Credito che invece di proteggere il nostro denaro da un utilizzo improprio, difende e tutela i nostri dati e quindi la nostra stessa persona. Anche l’uso informatico e quindi remoto della carta è garantito da due ulteriori parametri di sicurezza: le trasmissioni criptate con le migliori tecnologie e l’abbinamento della C.I.E ad un codice PIN.