CNCU e UNI firmano intesa

la redazione

Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) e l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) hanno siglato oggi un protocollo di intesa finalizzato ad avviare, promuovere e consolidare un dialogo sistematico volto alla realizzazione di progetti comuni e che dia voce alle esigenze dei consumatori nel processo di elaborazione delle norme volontarie in settori di particolare interesse consumeristico.  

Ogni giorno, infatti, i consumatori si fidano di una norma UNI per valutare se gli occhiali da sole sono davvero protettivi, un filtro solare efficace oppure se un’automobile può ritenersi sicura. Ciò significa che l’attività dell’UNI ha un forte impatto nella vita quotidiana di ogni singolo consumatore che, a salvaguardia dei propri acquisti, si affida alle certificazioni e agli standard di qualità dichiarati dai produttori.

È chiaro che con questo accordo CNCU e UNI rispondono alle sollecitazioni espresse dal Parlamento Europeo, un anno fa, a garantire la massima partecipazione degli stakeholders nel processo europeo di normazione. Ciò è reso ancor più evidente dalla politica UE del Nuovo Approccio, secondo la quale il legislatore europeo definisce i principi cardine a protezione dei diritti fondamentali dei cittadini, in particolare a tutela della qualità, salute e sicurezza dei cittadini, rimandando alla normazione tecnica la definizione consensuale degli aspetti tecnici. Il protocollo prevede diversi piani di collaborazione, dalla formazione sul campo, all’aggiornamento continuo, ma soprattutto quello di promuovere la partecipazione delle associazioni dei consumatori del CNCU al processo normativo svolto dalle Commissioni Tecniche UNI.

Concretamente CNCU E UNI si sono impegnati a redigere un Piano annuale dì intervento, da approvare entro 3 mesi dalla data di sottoscrizione del presente protocollo di intesa che consenta, tra le altre cose, di individuare le tematiche ritenute prioritarie, tenendo in considerazione le attività tecniche svolte dall’UNI e dal CNCU sulla base delle rispettive linee strategiche (in particolare nei settori dell’abbigliamento, arredamento, accessibilità a prodotti e servizi, alimenti e bevande, cali center, consulenza finanziaria, imballaggi, lotta alla contraffazione, qualificazione delle professioni, responsabilità sociale, servizi del cittadino, sicurezza ed etichettatura dei prodotti al consumo e di seconda mano, sport e tempo libero, sostenibilità dei consumi, turismo) e pianificare gli interventi attraverso una partecipazione del CNCU alle diverse Commissioni Tecniche UNI. 
 

“Condivido – ha affermato Stefano Saglia, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico e Presidente delegato del CNCU – la soddisfazione per la sottoscrizione di questo protocollo. E’ infatti importante garantire e rafforzare la partecipazione dei consumatori all’attività di normazione per coniugare le esigenze di regolazione e standardizzazione delle imprese con quelle di qualità e sicurezza dei consumatori.

Ed è importante che le associazioni dei consumatori e il CNCU, abbiano accettato un coinvolgimento sempre più attivo e consapevole nell’attività dell’UNI. L’obiettivo è contribuire a un miglioramento del mercato stesso rispetto alle esigenze dei consumatori”.  

 

“Questo accordo – commenta Piero Torretta presidente UNI – ci consente di perseguire con maggiore efficacia le nostre politiche verso i consumatori. Le norme tecniche volontarie rappresentano uno strumento di prevenzione e garantiscono la diffusione delle migliori pratiche sui mercati.

Grazie al CNCU può meglio esaltarsi la “democraticità” della normazione, che attua di fatto un modello di rappresentanza tripartita della società, nella quale l’auto-regolamentazione del mercato nel contesto economico sia affidato al consenso tra le componenti dell’imprenditoria, della pubblica amministrazione e della società civile.

In altre parole, la normazione volontaria è tanto efficace quanto più è il prodotto di una codecisione tra tutte le parti in gioco”.

 

Infine il punto di vista delle associazioni dei consumatori.

“Questo protocollo rappresenta da un lato un punto di arrivo, dall’altro un punto di partenza – ha affermato Gianni Cavinato, il presidente dell’associazione di consumatori ACU, designato del CNCU alla Commissione Centrale Tecnica Uni

Un punto di arrivo in quanto abbiamo ottenuto un riconoscimento del ruolo delle associazioni e dell’attività che svolgiamo. Allo stesso tempo però ci sarà nei prossimi mesi tanto lavoro da fare per noi anche in termini di formazione tecnica e tante ttività e iniziative concrete da realizzare”

 Solo per fare alcuni esempi, sono numerose le attività normative di recente iniziativa e di potenziale sviluppo di interesse per i consumatori avviate dall’UNI:

– i servizi erogati dai call center;
– la sicurezza del cittadino e la funzioni di strumenti urbanistici per prevenire la criminalità;
– il settore finanziario con particolare riferimento alla consulenza e all’educazione finanziaria, argomenti di crescente rilevanza per garantire un welfare privato in prospettiva futura;
– i lavori dedicati alla sostenibilità dei consumi, quali l’eco-etichettatura dei prodotti, prodotti da riciclo (quali i pneumatici fuori uso), il made in Italy, l’accessibilità per tutti ai prodotti di consumo;
– la qualificazione delle professioni non regolamentate, secondo un percorso avviato da UNI insieme a numerose associazioni dei professionisti che sta incontrando l’interesse del Parlamento e del Ministero dello Sviluppo Economico.