È nata “Polis Aperta”, prima associazione italiana di divise gay

Tiziana Montalbano

Poliziotti, Carabinieri, uomini e donne della Guardia di Finanza, dell’Esercito e dell’Aeronautica gay e lesbiche escono allo scoperto anche in Italia e venerdì 26 settembre, a Bologna, riuniranno il direttivo della loro associazione “Polis Aperta” per darsi un nuovo Statuto e un programma di iniziative. Un grande coming out collettivo frutto di una decisione maturata in seguito alle pressioni degli altri gruppi europei, a cominciare dagli spagnoli di Gaylespol. Oggi, gli aderenti a “Polis Aperta” sono circa duecento e chiedono al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di poter vedere la loro associazione riconosciuta come associazione mista e senza finalità sindacali. All’ordine del giorno di Bologna c’è anche un programma di incontri e l’elezione di delegati regionali. Ma, soprattutto, l’idea di poter creare, all’interno delle forze dell’ordine, gruppi di poliziotti gay in grado di formare i colleghi insegnando loro a intervenire in caso di reati o violenze che riguardano gli omosessuali. Come già avviene in Spagna, dove sono i gay della Guardia Civil a tenere corsi antidiscriminazione.