Fondi per emergenze di Protezione Civile

redazione


Con la pubblicazione, sabato 20 agosto, in Gazzetta Ufficiale, delle Ordinanze firmate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, si è finalmente attivato il procedimento per trasformare in domande di contributo dei privati le segnalazioni di danni connessi a 40 stati di emergenza dichiarati in 17 Regioni a partire dal 2013 per eventi di natura meteo-idrogeologica.

I provvedimenti di oggi fanno seguito alla delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio scorso (consultabile al  link http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/provvedimenti.wp?selectedNode=f4_4_5&catcode=f4_4_5​) e alla  specifica disposizione contenuta nella legge di stabilità 2016 con la quale sono state messe a disposizione le risorse necessarie.

Le ordinanze, una per ogni Regione interessata, definiscono i criteri per la determinazione e concessione dei contributi ai soggetti privati sia per i danni al patrimonio edilizio abitativo e ai beni mobili sia per i danni alle attività economiche e produttive.

In particolare, per quanto riguarda la prima tipologia, i contributi sono finalizzati alla ricostruzione in sito delle abitazioni distrutte o alla loro eventuale delocalizzazione; alla delocalizzazione di abitazioni non distrutte, ma oggetto di ordinanza di sgombero adottata dal sindaco in conseguenza degli eventi calamitosi; al ripristino delle abitazioni danneggiate; al ripristino di parti comuni danneggiate di edifici residenziali e al parziale ristoro delle spese connesse con la sostituzione o il ripristino di beni mobili distrutti o danneggiati (questi ultimi solo per i proprietari di prime case). 

 

I contributi saranno riconosciuti sotto forma di finanziamento agevolato e saranno a totale carico dello Stato, attraverso un meccanismo di credito di imposta già sperimentato positivamente a seguito degli eventi sismici del 2009 e del 2012.

 

Le ordinanze stabiliscono, inoltre, i limiti e le modalità di calcolo dei contributi concedibili per ogni differente tipologia. In particolare, nel caso di prima casa distrutta e da ricostruire in sito o nei casi di delocalizzazione è concesso un contributo fino all’80% del valore indicato e comunque nel limite massimo di 187.500euro; fino al 50%, invece, e comunque nel limite massimo di 150.000euro è la soglia massima per la prima casa da risistemare e per l’abitazione diversa da quella principale. Per le spese di demolizione dell’immobile da ricostruire o delocalizzare è, inoltre, concesso un ulteriore contributo fino a 10.000 euro.

 

I soggetti interessati, per accedere ai contributi, dovranno presentare la domanda entro 40 giorni al Comune dove si trova l’immobile danneggiato: le verifiche istruttorie saranno effettuate da comuni e regioni, mentre la qualità tecnica delle domande sarà assicurata dalla definizione di uno schema di perizia specifico.

 

Una volta istruite e verificate le domande, una serie di ulteriori delibere del Consiglio dei Ministri, in esito alla quantificazione degli effettivi contributi riconoscibili, e sempre tenendo conto dei massimali stabiliti, autorizzeranno l’attivazione dei contratti di finanziamento agevolato stabilendo il limite finanziario specifico per ciascun evento e categoria, dando il via alle singole operazioni di finanziamento.

 

«Con la pubblicazione delle Ordinanze entriamo nella fase operativa delle disposizioni votate dal Parlamento per dare una risposta significativa ed equa, sull’intero territorio nazionale, alle popolazioni colpite da calamità. Ci aspettano settimane di intenso lavoro e il Dipartimento, insieme a Regioni e Comuni, sarà impegnato al massimo per la buona riuscita del procedimento» ha commentato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.