GdF: 3.000 kg di artifizi pirotecnici illegali sequetrati nelle ultime ore a Catania, Napoli e Torino

Enrico Fiorenza

Sfiora le 3 tonnellate il quantitativo di artifizi pirotecnici che i finanzieri dei Comandi Provinciali di Catania, Napoli e Torino hanno sequestrato nel corso delle consuete attività di prevenzione e repressione che solitamente vengono effettuate in tutta Italia in prossimità delle festività di fine anno.
Nella prima operazione le fiamme gialle catanesi hanno messo le mani su oltre 372.000 “botti” che erano stati stivati in due locali assolutamente inidonei a contenere materiali esplodenti in tale quantità, peraltro in presenza di altri materiali infiammabili. Al termine di questa operazione due titolari di imprese, un cittadino cinese ed uno italiano, sono stati denunciati per commercio abusivo e omessa detenzione di oggetti esplodenti, reato per il quale sono previsti fino a 18 mesi di detenzione.
L’operazione della GDF napoletana si è invece svolta presso un deposito ricavato in un’abitazione sita nel comune di Arzano (NA), al cui interno i militari hanno rinvenuto 43.600 “botti” per un peso che supera i 4 quintali.
In questo caso i fuochi pirotecnici rientrano nella V categoria del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), e sono considerati tra i più pericolosi in circolazione come il famigerato “Kim o’ coreano”, attuale variante dei precedenti e altrettanto famigerati “Bomba di Maradona” e “Razzo di Bin Laden”; in pratica veri e propri ordigni che, al di là della particolarità dei nomi con cui vengono spacciati per attrarre i clienti sui banchi illegali di tale commercio, sono realizzati con polvere nera che in alcuni casi arriva fino ad un kilogrammo per pezzo, con effetti devastanti facilmente immaginabili in caso d’incauto maneggio.
Nella terza operazione, che ha avuto luogo a Beinasco, i finanzieri del capoluogo piemontese stavano da giorni osservando i movimenti di un esercente attivo nel commercio di prodotti per animali che in questo caso, però, aveva pensato bene di incrementare i guadagni della sua attività commerciando in artifizi pirotecnici – anche in questo caso classificati in V categoria – sprovvisti della marcatura di sicurezza “CE” alcuni dei quali addirittura di dubbia provenienza.
Eseguito l’accesso presso il negozio, peraltro posto all’interno di una palazzina condominiale, i finanzieri hanno presto scovato oltre 13.000 artifizi pirotecnici tra cui “bengala”, “fontane luminose” e altre tipologie di “botti” addirittura in batteria che l’uomo aveva celato dietro comuni confezioni di crocchette per cani ed insetticidi vari.
Come da procedura operativa in questi casi, i materiali esplodenti sequestrati saranno presto fatti brillare dagli artificieri in un’apposita area adibita allo scopo mentre il commerciante, unitamente ad altri due corresponsabili nella medesima vicenda, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
La Guardia di Finanza raccomanda a tutti i cittadini di non acquistare fuochi pirotecnici illegali e/o detenuti illegalmente presso locali non autorizzati al deposito o alla vendita di tali prodotti, e che segnalazioni al riguardo possono essere fatte al numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.