GdF, arresti per bancarotta

Tiziana Montalbano

Il Nucleo speciale di Polizia valutaria ha arrestato a Roma cinque persone di un gruppo imprenditoriale operante nel settore del trattamento dei metalli. Gli indagati, mediante l’ausilio di un “professionista” romano, avevano provveduto a svuotare sistematicamente le società appartenenti al gruppo, indebitate con il fisco per oltre cinque milioni di euro, facendo confluire la parte attiva delle stesse (rami d’azienda, dipendenti e beni immobili) in nuove società appositamente costituite. In una seconda fase, immediatamente successiva, gli stessi avevano fraudolentemente ceduto le quote e la rappresentanza delle società oramai depauperate dell’attivo a un cittadino bulgaro il quale aveva provveduto al trasferimento delle società in quel Paese e alla cancellazione dal registro delle imprese italiano. Per tali condotte la Procura ha richiesto il fallimento di tre società, contestando agli amministratori il reato di bancarotta fraudolenta per “distrazione” dell’intero patrimonio. E’ stato inoltre contestato il reato di operazioni fraudolente finalizzate a sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Le attività investigative hanno condotto all’emissione di 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei titolari del gruppo imprenditoriale, del professionista romano e del cittadino bulgaro, nonché al sequestro di beni immobili per oltre 15 milioni di euro. Sono state altresì poste sotto sequestro le quote societarie di 7 società. Gli interventi sono collegati alla indagine che aveva portato, lo scorso 16 settembre, all’esecuzione di oltre 60 perquisizioni effettuate su tutto il territorio nazionale con riferimento all’illecito trasferimento all’estero di società italiane indebitate con il Fisco.