La Guardia di Finanza di Perugia ha disarticolato un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di stupefacenti. Ventidue sono le persone arrestate nel corso di un blitz che ha visto impiegati oltre 150 uomini delle Fiamme Gialle. Nel corso dell’attività, durata quasi due anni, i finanzieri hanno sequestrato 27 kg cocaina pura, per un valore di 20 milioni di euro, e 48 kg marijuana, per un valore di 600 mila euro, arrestando 19 corrieri ingaggiati per il trasporto della droga dal Belgio e dall’Albania e sequestrando valori in contanti per 11 mila euro e più di 700 autovetture fittiziamente intestate a prestanome e utilizzate nella quasi totalità da narcotrafficanti per l’occultamento e il trasporto della droga. Tra queste una Porsche Cayenne 4500 utilizzata dall’organizzazione criminale per il narcotraffico internazionale. Particolare attenzione hanno posto gli investigatori su taluni eventi criminosi verificatisi nel corso delle indagini all’Estero: il rapimento a scopo estorsivo, avvenuto in Belgio, del fratello di un affiliato, di nazionalità albanese, colpevole di non aver onorato un debito contratto per l’acquisto di una grossa partita di droga nonché il tentativo di omicidio, anch’esso verificatosi in Belgio, del capo dell’organizzazione criminale che veniva gravemente ferito con tre colpi d’arma da fuoco all’interno di un bar di Anversa. Tali episodi venivano attentamente monitorati e ricostruiti, per i profili di responsabilità penale, in strettissima collaborazione con il Ministero dell’Interno, direzione per i servizi antidroga in Roma, che provvedeva all’attivazione dell’organo collaterale belga, tramite attività rogatoriale gestita dalla magistratura perugina. L’indagine, condotta dai finanzieri del GOA di Perugia, è il frutto di un intenso e delicato lavoro investigativo che ha impegnato i militari in complesse intercettazioni telefoniche ed ambientali, radiolocalizzazioni satellitari, appostamenti, pedinamenti ed interventi repressivi su diverse aree del territorio nazionale. I molteplici riscontri investigativi accertati dai finanzieri hanno permesso alla Dda di Perugia, di richiedere 22 ordini di custodia cautelare in carcere per altrettanti soggetti, tutti di etnia albanese, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per nove di questi, residenti all’estero, sono stati emessi i previsti mandati d’arresto europei, eseguiti, tramite l’Interpol, da forze di polizia straniere. L’organizzazione delinquenziale estirpata era ben radicata a Perugia e su tutto il territorio umbro con ramificazioni in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Lombardia. Parallelamente sono già state avviate le investigazioni per pervenire alla confisca di tutti i beni del sodalizio criminale, misura ritenuta indispensabile dai vertici delle Fiamme gialle perugine per privare i criminali dei mezzi strumentali per l’esecuzione degli illeciti traffici e delle ricchezze materiali costituite con il reimpiego del denaro ottenuto illecitamente.