GdF: Avellino, indagine sue due finte onlus, scoperta una truffa da 1.645.000 euro ai danni della Regione Campania

Enrico Fiorenza

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione ai danni dello Stato, riciclaggio e peculato sono senza dubbio reati gravi, ma se dietro tali reati si celano addirittura finte Onlus, create al solo scopo di arricchirsi in barba a chi ha un reale bisogno di assistenza e di sostentamento, circostanze criminose come queste divengono senza dubbio odiose.
Un milione e 645mila euro, a tanto ammonta la truffa messa in piedi e realizzata da sei responsabili (due dei quali sono finiti agli arresti domiciliari mentre altri quattro sono assoggettati all’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria) i quali, dopo aver fondato due associazioni non lucrative di utilità sociale impegnate nel settore dell’assistenza ai disabili, hanno illecitamente percepito finanziamenti pubblici erogati attraverso la partecipazione specifici progetti assistenziali banditi dalla Regione Campania.
A smascherare le squallide manovre di questi criminali senza scrupoli sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Avellino i quali, indagando sui flussi finanziari delle due Onlus, hanno scoperto uno strano “dirottamento” di denaro che dai conti correnti delle citate associazioni migrava verso due società avellinesi; una attiva nel settore informatico ed un’altra avente come principale attività la gestione di un comune bar.
Indagando più a fondo su queste anomale circostanze, le fiamme gialle hanno così accertato che non sussisteva alcuna valida giustificazione nelle causali delle fatture emesse a fronte dei pagamenti ricevuti, soprattutto perché non compatibili con l’attività esercitata dai beneficiari.
Tali pagamenti, per di più, venivano “smistati” sistematicamente dai legali delle due società coinvolte su conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi familiari, provvedendo poi, attraverso continui prelievi bancomat, a far disperdere in breve tempo il denaro contante.
I più che evidenti elementi probatori emersi in capo ai responsabili, che secondo la GDF avellinese sono il chiaro indice di un vero e proprio “sistema” truffaldino andato avanti dal 2013 al 2017, sono quindi culminati con gli arresti odierni che i militari delle fiamme gialle hanno eseguito tra Roma, Avellino e altre località della sua provincia.
Nonostante sul territorio italiano operino molte Onlus ed altre associazioni di volontariato che prestano in perfetta trasparenza la loro eccezionale opera in favore di chi ne ha bisogno, non sono purtroppo infrequenti truffe come questa appena scoperta che, oltre al danno d’ordine finanziario, inducono sfiducia e risentimento nei cittadini.
Proprio al riguardo la Guardia di Finanza consiglia di donare denaro ed altre utilità in favore di associazioni di comprovata serietà, e/o in cui operino persone e conoscenti di fiducia.
Ad ogni buon fine, per segnalare la possibile esistenza di truffe e malversazioni anche in questo settore, è sempre possibile contattare il numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.