GdF: Cagliari, grosso sequestro di giocattoli contraffatti nel porto cittadino

Giuseppe Magliocco

Quei container imbarcati su una nave proveniente dal porto cinese di Shantou e diretti allo scalo commerciale di Rades in Tunisia dichiaravano di avere al loro interno innocui giocattoli, ma i finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno deciso comunque di cercarli tra gli altri container stivati sulla motonave e vedere per bene di cosa, in effetti, si trattasse.

E’ così finita con il sequestro di 11.000 giocattoli recanti il marchio di fabbrica contraffatto, una delle quotidiane attività di vigilanza doganale condotte dalle fiamme gialle in servizio al portocanale del capoluogo sardo, le quali, sulla base di ormai collaudate “analisi di rischio” che prendono in considerazione la provenienza delle merci e la loro destinazione, la loro natura, il valore dichiarato delle stesse e parecchi altri fattori, sempre più spesso riescono a puntare i controlli su trasporti che di regolare hanno solo l’apparenza.

In questo caso, opportunamente celati tra altre merci, finanzieri e doganieri riuscivano comunque a mettere le mani su decine di scatoloni senza alcuna scritta e che, una volta dissigillati, rilevavano un contenuto fatto di migliaia e migliaia di giocattoli riproducenti alcuni dei personaggi più noti della Disney e della Mattel come Frozen, Barbie, Planes, Spiderman e Minions.

Il carico, immediatamente posto sotto sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ha un valore commerciale stimato in almeno 200.000 euro.

L’episodio conferma ancora una volta quale sia il business illegale messo in piedi da questo tipo di produzioni che, oltre ad alterare la libera concorrenza dei mercati, talvolta mettono a repentaglio la sicurezza stessa degli utilizzatori a causa dei materiali scandenti (se non addirittura tossici) con i quali sono realizzati, che gli permettono prezzi nettamente ridotti rispetto agli originali con i quali attraggono i consumatori danneggiando però gravemente le imprese ed  interi indotti che lavorano nel rispetto delle regole.